Anche in provincia di Brescia, la truffa del "neonato nel cassonetto"

Orzinuovi, Chiari, Rudiano, Montichiari: in almeno quattro paesi della provincia di Brescia si è diffusa la cosiddetta "truffa del neonato nel cassonetto". Qual è la natura di questo inganno?

Anche in provincia di Brescia, la truffa del "neonato nel cassonetto"

Man mano che passa il tempo, i truffatori, esperti di criminalità informatica, sono diventati particolarmente abili nell’utilizzare i social media come terreno fertile per le loro frodi. Creano post elaborati che imitano con grande precisione gli articoli di giornale, allo scopo di catturare l’attenzione degli utenti del web.

Questi post, meticolosamente elaborati, sono mirati a suscitare la curiosità dei lettori attraverso la creazione di titoli sensazionalistici e contenuti che simulano la struttura e lo stile di veri articoli di giornale. Il loro obiettivo principale è incentivare gli utenti a cliccare per scoprire i dettagli di una notizia apparentemente tragica e rilevante, che si sarebbe verificata proprio nel loro comune.

Questo approccio si basa sull’impulso emotivo delle persone, sfruttando la loro naturale inclinazione a interessarsi di eventi significativi che accadono nelle loro immediate vicinanze.La notizia diffusa da questi truffatori, purtroppo, è sempre la stessa e di natura particolarmente scioccante: racconta il ritrovamento di un neonato abbandonato all’interno di un cassonetto destinato alla raccolta di abiti usati.

Questa tattica fraudolenta non solo sfrutta le emozioni dei lettori, ma serve anche a un fine più sinistro. Una volta che gli utenti cliccano sul link fornito nel post, vengono indirizzati a siti web malevoli che possono contenere malware o richieste di dati personali, mettendo così a rischio la sicurezza informatica degli utenti. In alcuni casi, possono persino essere indotti a fornire informazioni sensibili o finanziarie, cadendo vittime di furti d’identità o truffe finanziarie.

Questo genere di truffa ha sollevato preoccupazioni significative tra le autorità e i cittadini, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e prudenza nell’uso dei social media. Le autorità locali e le organizzazioni di sicurezza informatica stanno intensificando i loro sforzi per sensibilizzare il pubblico su questi pericoli, consigliando agli utenti di verificare sempre l’autenticità delle notizie prima di cliccare su link sospetti e di non fornire dati personali su siti web non verificati.

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