Amatrice: la notizia che nessuno voleva sentire è arrivata in questi istanti

Si tratta della cittadina duramente colpita dal sisma di cinque anni fa, purtroppo a distanza di tempo la situazione è molto seria. Vediamo che cosa sta succedendo.

Amatrice: la notizia che nessuno voleva sentire è arrivata in questi istanti

In Italia quasi tutti ricorderanno quanto accaduto 5 anni fa nel Centro Italia, quando la zona in questione fu devastata da un violento terremoto che provocò vittime e diversi danni a edifici residenziali e monumenti. L’antica chiesa abbaziale di Norcia fu completamente distrutta, mentre la cittadina di Amatrice (Rieti) venne rasa al suolo per buona parte. In piedi non è restato quasi nulla, distrutto dalla furia della natura. Un evento che ha sconvolto tutta Italia. 

Da allora gli abitanti vivono in strutture di fortuna, in quanto il Governo si prodigò immediatamente per cercare una soluzione che doveva essere solo però temporanea. Il problema è che a distanza di 5 anni la situazione resta molto grave e seria, in quanto gli abitanti devono fare i conti con tantissimi problemi. Quello che sta succedendo ad Amatrice è molto grave, vediamo di cosa si tratta. 

Rischia di sparire

Basti pensare che soltanto il 10% degli immobili in questi 5 anni è stato ricostruito, ne manca quindi un buon 90% e a breve verrano riconsegnati soltanto 30 immobili. Troppo poco per sopperire allo spopolamento del comune avvenuto in questi anni, che dai 2.700 abitanti è passato ai circa 900 attuali

In molti hanno mantenuto la residenza nel comune, ma poi in realtà vivono in città vicine come Ascoli o San Benedetto del Tronto, e qui magari vi hanno trovato lavoro stabilendosi. Chi è rimasto sono soprattutto agricoltori, pastori, piccoli imprenditori locali e operai edili, edilizia che avrebbe dovuto dare anche tanto lavoro in questo periodo di ricostruzione. Ma questo non è avvenuto, anche perchè il comune è ostaggio della burocrazia e si ha difficoltà anche a reperire manodopera. 

Il sindaco ha spiegato di aver dovuto pagare i contributi (70mila euro di interessi) non versati negli anni precedenti. “Non potevamo accedere ai sistemi informatici e il server del Comune era stato sequestrato. Era tecnicamente impossibile versare quei contributi. Fa rabbia non tanto per il quantitativo monetario richiesto, quanto il dover pagare degli interessi per un ritardo dovuto a quello che tutto il mondo ha visto” – così ha spiegato il sindaco Giorgio Cortellesi. Va da sè che per gli immobili inagibili non si potrà richiedere l’Imu ai cittadini, che cominceranno a pagare le tasse da settembre. 

Questo ovviamente provocherà notevoli difficoltà al comune per avere delle risorse economiche. E così che Amatrice rischia di sparire per sempre come cittadina. “Sono preoccupato dal punto di vista umano. Ma anche per la tenuta dei conti pubblici. Se continua così il Comune lo chiudiamo e ce ne andiamo tutti via” – così ha spiegato Cortellesi alla stampa nazionale.

 

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