Alto Adige, i droni consegnano la spesa nei rifugi di alta quota

Una iniziativa lodevole sta prendendo piede in Alto Adige dove, grazie a una associazione, è possibile usare i droni per consegnare la spesa in modo da contenere l'inquinamento e l'impatto ambientale.

Alto Adige, i droni consegnano la spesa nei rifugi di alta quota

Considerando che il nostro ecosistema sta subendo danni clamorosi e gravi, tra lo scioglimento dei ghiacciai e moltissimi altri problemi che riguardano il cambiamento climatico, alcune associazioni si adoperano per ridurre gli sprechi e usare prodotti meno inquinanti e dannosi per la natura. Proprio per questo, grazie a una associazione, nei rifugi di alta quota, saranno i droni a consegnare la spesa agli abitanti in modo da ridurre l’impatto zero e le emissioni. 

L’Alto Adige ha deciso di puntare sui droni, ovvero aeromobili che, a differenza degli elicotteri, sono meno rumorosi e soprattutto non inquinanti, oltre al fatto che permettano di risparmiare riguardo l’ambiente. In questo modo, con i droni e il fatto che siano privi di emissioni, è possibile rifornire i rifugi in alta quota. 

Flying Basket è l’associazione che ha deciso di aderire e portare avanti il progetto, spiegandone anche il funzionamento in modo da capire come avviene il trasporto della spesa. Moritz Moroder spiega, in questo modo, il funzionamento dei droni per la spesa nei rifugi di alta montagna: “Il gestore dovrà ordinare i prodotti di cui ha bisogno facendo una specie di lista della spesa. Noi ci occuperemo di recuperare il tutto e trasportarlo via terra fino a un punto di raccolta da cui partirà il drone, che raggiungerà poi il rifugio in quota. Siamo i primi in Europa ad offrire questo tipo di servizio”.

Sono droni privi di emissioni e che permettono di trasportare fino a 100 kg di peso coprendo un raggio d’azione e distanze fino a 3 km circa. Per loro, l’altitudine non rappresenta un problema dal momento che sono in grado di raggiungere altezze e rifugi di ogni tipo senza particolari difficoltà. 

I velivoli apportano diversi benefici: sono molto flessibili, economico e privi di emissioni zero in modo da ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, lo stesso mondo della politica, nella figura di Massimo Bessone, si dice convinto di questa iniziativa. In questo modo, secondo l’assessore si riesce ad avere una riduzione dell’inquinamento acustico, oltre a risparmiare denaro. 

Un segnale molto importante, anche per via delle diverse chiusure riguardanti la pandemia. Un monito per ripartire. Si tratta di un miglioramento, un passo importante verso il futuro, sebbene non sia ancora ufficiale.

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