L’alluvione di Parma torna a far parlare di sé tanto che la Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo. In Comune arrivò un fax per informare dell’allerta, ma sarebbe stato ignorato.
Secondo le ultime indiscrezioni apre che già il sabato 11 ottobre il Comune sarebbe stato avvisato dell’allerta con un Fax della prefettura. Il fax, però, sarebbe stato protocollato dall’amministrazione comunale soltanto dopo due giorni.
Ad attaccare il sindaco di Parma l’opposizione al suo partito. Il consigliere del Pd Nicola Dall’Olio ha dichiarato “Pizzarotti ha ricevuto l’allerta all’inizio del pomeriggio di lunedì 13 senza fare nulla fino a sera”. Si difende, invece, il sindaco di Parma “Il documento parlava di fase di preallarme e non prevedeva un’allerta generale alla popolazione. L’allerta vera e propria è arrivata solo alle 16.59 quando le acque del Baganza avevano già invaso la città. Queste sono solo chiacchiere da bar”.
Secondo le indiscrezioni che stanno trapelando in queste ore pare che il fax arrivato in comune parlasse di “allerta per condizioni metereologi che avverse a partire da domenica 12 fino a martedì”. Nel fax si parlava di allerta di tipo 1, il che prevede quindi pericolo per la popolazione e per le strutture tanto da imporre al sindaco di informare i cittadini sull’accaduto.
Il sindaco di Parla, però, si difende. “Di fax del genere qui in Comune ne arrivano in continuazione, cosa dovrei fare evacuare la città ogni volta? piuttosto sarebbero necessari mezzi di controllo come telecamere e sensori basati su dati e rilevazioni reali e non sulle previsioni meteo” ha dichiarato il sindaco di Parma.
Una vicenda che sta facendo molto discutere in queste ore e che apre ancora una volta la polemica in merito alle previsioni meteo e alla mancata comunicazione ai cittadini di possibili condizioni meteorologiche preoccupanti, che in alcuni casi potrebbero salvare tante vite ed evitare danni e disagi alla popolazione.