Alluvione nelle Marche, la disperazione di Claudio: "Mi sono rimasti solo il cane Gualtiero e il gatto Pippo"

Il dramma dell'alluvione nelle Marche è una realtà molto dura da accettare per le sue sfortunate vittime. C'è chi, come Gualtiero, che ha perso tutto: ecco il suo annuncio disperato.

Alluvione nelle Marche, la disperazione di Claudio: "Mi sono rimasti solo il cane Gualtiero e il gatto Pippo"

Per le sfortunate vittime di questa tragedia storica per l’Italia, alla paura di quei terribili momenti è subentrato tanto sconforto e disperazione. Si sta materializzando sempre più la consapevolezza di aver perduto in poche ore qualsiasi cosa, per non parlare di chi si trova persino ad affrontare lo strazio di un lutto.

Nella località più colpita dall’alluvione, quale Pianello di Ostra, gli abitanti sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Tra questi, spicca la voce densa di sconforto di Claudio, il quale, con un grido di dolore, ha confessato di aver perduto tutto. Gli unici a salvarsi sono stati i suoi amati animali domestici: ecco le sue parole.

L’annuncio disperato

Si chiamano Gualtiero e Pippo e sono rispettivamente il suo cane ed il suo gatto, le uniche cose insieme a lui ad uscire indenni dalla sua abitazione. Per il resto, dichiara Claudio, è andato tutto perduto: “La casa dove abitavo in affitto è devastata e inagibile, ma qui a Pianello non penso di tornarci a vivere, l’esperienza che ho vissuto mi è bastata”.

Dopo quella notte maledetta, il 51enne non sapeva neppure in quale altro posto recarsi per dormire, perciò si è visto costretto a restare nella sua malridotta abitazione: “Con tutto quello che è successo non mi sono potuto organizzare per andare a dormire altrove e quindi sono rimasto qui con il mio cane Gualtiero e il gatto Pippo. Abbiamo dormito tutti e tre sul letto, ma dalla prossima notte me ne vado”.

Circa il futuro non ha alcuna certezza, viveva in affitto e non sa ora dove potrà trovare nuova stabilità insieme ai suoi fedeli amici animali. A tal proposito decide di lanciare in qualche modo un appello: “Ma spero che qualcuno abbia un cuore e mi dia un alloggio, io un lavoro ce l’ho”. Purtroppo, Claudio non è l’unico in paese a trovarsi in questo stato.

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