Allerta sanitaria in Cile: diversi morti a causa degli Hantavirus

Allerta sanitaria in quattro zone del Cile per l'aumento del tasso di mortalità delle persone infettate dagli Hantavirus, trasmesso all'uomo dai roditori selvatici a coda larga tramite l'urina, la saliva e le feci

Allerta sanitaria in Cile: diversi morti a causa degli Hantavirus

L’8 gennaio scorso il Ministro della Salute del Cile, Jaime Mañálich, decretò lo stato di allerta sanitaria in quattro zone del Paese: Valparaíso, Maule, Araucanía e la zona metropolitana di Santiago, per via dell’aumentato tasso di mortalità causata dagli Hantavirus.

Nel periodo 2012-2013, da settembre a febbraio, infatti, i casi di contagio furono 22 con 7 morti (una mortalità del 26,8%), mentre nel periodo 2013-2014 su 36 casi si sono registrati ben 15 decessi (50% di mortalità). “Praticamente, su due persone che si ammalano, una muore”, ha specificato Mañálich.

Le autorità prevedono che i casi di contagio possano addirittura triplicarsi nelle zone a sud del paese, in quanto gli incendi forestali che stanno colpendo la zona costiera spingono i roditori selvatici a coda larga, la specie portatrice del virus, a fuggire dal fuoco dirigendosi in massa verso i centri abitati, causando il propagarsi della malattia.

Gli esseri umani possono essere infettati dagli hantavirus attraverso il contatto con l’urina. gli escrementi e la saliva dei roditori, che provoca malattie potenzialmente mortali per l’uomo, come la febbre emorragica con sindrome renale e la sindrome polmonare da Hantavirus, malattia mortale che arrivò in Cile intorno agli anni 90.

Le infezioni polmonari, generalmente, sono caratterizzate da febbre, cefalea, dolori addominali e lombari, congestione del volto. Dopo tre-cinque giorni compaiono le emorragie multiple e il coma.

A parte casi eccezionali, gli Hantavirus non dovrebbero potersi trasmettere da persona a persona.

Il vice segretario della Salute Pubblica, Jorge Díaz, sostiene che non esiste un vaccino o una medicina che permetta di eliminare il virus quando oramai la persona lo abbia contratto, e che pertanto occorre puntare sulle misure preventive; infatti le autorità stanno distribuendo alle famiglie prodotti per la pulizia e raccomandano di tenere la spazzatura coperta, conservare il cibo in contenitori ermetici, pulire il pavimento e ogni superficie con acqua e cloro, non raccogliere legna nè frutta selvatica, bere solo acqua sicura. E sicuramente sarebbero utili periodiche azioni di derattizzazione e decontaminazione.

Lo stato di allerta vigerà nelle suddette zone fino al 28 febbraio prossimo.

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