Nei reparti di Neonatologia e di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale San Leonardo di Castellammare, sono aumentati i ricoveri di neonati e bambini con provocate da infezioni respiratorie da virus sincinziale.
I contagi, purtroppo, sono aumentati e si sono presentati in anticipo rispetto al periodo tradizionale che si concentra nei mesi novembre-aprile di ogni anno.L’allarme è stato lanciato dal primario del Reparto di Neonatologia dell’Ospedale San Leonardo, Roberto Cinelli.
Le parole del primario Roberto Cinelli
Il virus sincinziale è lo stesso sul quale ha lanciato l’allarme negli scorsi giorni l’influencer Chiara Ferragni, dopo che sua figlia Vittoria ne è stata colpita. L’aumento dei contagi di cui si parla è connesso alla riduzione delle misure di contenimento da Covid, che ha determinato un incremento delle infezioni respiratorie che normalmente ci aspettiamo per novembre-aprile.
Il professor Cinelli tende a precisare che non ci sono situazioni di particolare emergenza, ma che si tratta una anomalia legata all’incremento dei casi, per cui bisogna tenere sotto controllo il fenomeno. I medici stanno tentando di adottare un sistema di dimissione precoce per questi neonati, aggiunge Cinelli, attraverso l’utilizzo del monitoraggio domiciliare. Si stanno sperimentando dei device che consentono di applicare un saturimetro alla manina del bimbo per controllare saturazione, frequenza cardiaca e indice di perfusione, ossia tutti quegli elementi importanti per capire lo stato di salute del bambino.
Quando i piccoli ricoverati saranno stabili e potranno essere dimessi con sistemi di monitoraggio domiciliare, questo sistema consentirà ai medici di liberare prima il posto letto, dando la possibilità di affrontare un eventuale altro afflusso che potrebbe verificarsi nei prossimi mesi. Il primario ha precisato che, a differenza dello scorso inverno, quando le misure anti-Covid, come la zona rossa, hanno mitigato la diffusione dei virus tra i bambini, quest’anno, infatti, ci sono molte più occasioni per diffondere eventuali contagi, a causa dei maggiori contatti tra i piccoli.