Tragedia in casa Alitalia: un pilota sospeso dal servizio per aver sparato all’interno della propria abitazione ha deciso di togliersi la vita, impiccandosi. L’inizio della vicenda risale alla scorsa giornata di Pasqua: Maurizio Foglietti, 50enne pilota di lungo corso per la compagnia di bandiera Alitalia, aveva litigato con il fratello durante i festeggiamenti. Ma il litigio si era ben presto trasformato in un violentissimo scontro, tant’è che Foglietti è arrivato addirittura a sparare alcuni colpi di arma da fuoco all’interno della casa di famiglia, a Todi.
Le festività insomma non hanno permesso al 50enne di rilassarsi in alcun modo, anzi hanno drasticamente aumentato i suoi livelli di stress, destinati a raggiungere soglie elevatissime in seguito alla sospensione. Perché in seguito alla notifica del provvedimento disciplinare (sebbene la stessa Alitalia avesse specificato che Foglietti all’epoca dei fatti non era impegnati in servizi di comando) l’uomo è stato trovato alla guida in stato di ebbrezza. Con ogni probabilità aveva tentato la via dell’alcool per provare a dimenticare le proprie sfortune, almeno per una notte.
Ma gli era andata male, ed era stato fermato dalle forze dell’ordine in seguito ad un incidente. L’automobile del pilota, una Mercedes Classe E, si era infatti schiantata a San Damiano contro la vettura di un 23enne, sebbene nessuno dei due avesse riportato ferite gravi in seguito allo scontro. Ma l’alcool test aveva evidenziato che Foglietti aveva bevuto.
L’uomo ha probabilmente sentito la propria vita e la propria carriera naufragare inesorabilmente, dopo anni di onorato servizio. Era stato proprio lui, ad esempio, a trasportare il neopresidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo primo volo tra Palermo e Roma, in seguito alla sua elezione. Tant’è che Maurizio Foglietti compariva in alcune fotografie che lo ritraevano di fianco allo stesso Presidente, scattate lo scorso 14 Aprile. Una serie di eventi negativi culminata infine nel suicidio.