Alghero: viveva imprigionata in casa, riesce a fuggire e a chiedere aiuto in ospedale

Una donna di Alghero, in provincia di Sassari, ha vissuto segregata in casa per molto tempo. Nella prigionia era costretta a subire violenze fisiche e psicologiche. È riuscita a fuggire e a chiedere aiuto al pronto soccorso dell'ospedale più vicino.

Alghero: viveva imprigionata in casa, riesce a fuggire e a chiedere aiuto in ospedale

Un ennesimo caso di violenza sulle donne, ci troviamo ad Alghero che è un comune in provincia di Sassari in Sardegna. Una donna del luogo è stata costretta a vivere per molto tempo improgionata in casa per opera del suo ex-compagno. Durante la prigionia la donna era costretta a subire violenze fisiche e psicologiche, veniva picchiata ripetutamente senza avere la possibilità di difendersi e chiedere aiuto.

Un giorno la vittima riesce a fuggire al suo aguzzino e si dirige al più vicino pronto soccorso per chiedere aiuto. Giunta nell’ospedale la donna presentava alcune gravi ferite ed ha chiesto aiuto al personale sanitario per tornare libera e smettere di subire violenze. Viste le gravi ferite che riportava ed ascoltato il racconto i medici hanno attivato immediatamente l’intervento dei carabinieri.

I militari, giunti in ospedale, hanno atteso che la donna venisse curata e dopo di che l’hanno ascolta. Dal racconto sono emersi dei dettagli agghiaccianti delle violenze fisiche e psicologiche che era costretta a subire. Il racconto è stato arricchito da elementi a riscontro come messaggi e testimonianze di altre persone informate sui fatti. Dopo il ricovero i Carabinieri si sono diretti a casa dell’uomo per effettuare i controlli di rito e notificare all’uomo che gli erano state mosse delle accuse per aver picchiato e rinchiuso in casa la compagna.

Giunti nell’abitazione i militari hanno effettuato una perquisizione dell’abitazione, nella camera da letto hanno rinvenuto un machete, un manganello di mezzo metro, una balestra con 5 frecce. Sotto una poltrona sono stati trovati anche 100 gr di Marijuana e due bilancini di precisione che spesso sono usati per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Visto i ritrovamenti nell’abitazione l’uomo è stata accusato di sequestro di persona, maltrattamenti, lesioni ed in più anche del reato di detenzione di sostanze stupefacenti. L’uomo, nel pomeriggio di lunedì ed al termine delle formalità, è stato sottoposto alla misura di custodia cautelare e trasferito nel carcere di Bancali a disposizione del tribunale di Sassari.

Continua a leggere su Fidelity News