Alessandro inghiottito dal torrente che amava. Aveva 33 anni

La scomparsa di Alessandro è una triste testimonianza dei pericoli che possono nascondersi dietro le attività all'aperto che tanto amiamo. Ma è anche un promemoria del potere dell'amore e della determinazione nel trasformare la perdita in un'azione positiva.

Alessandro inghiottito dal torrente che amava. Aveva 33 anni

Nella quiete dei boschi della Valbelluna, tra le acque tumultuose e le rocce scoscese, si è consumata una tragedia che ha scosso una famiglia e una comunità intera. Alessandro Dall’Ò, giovane appassionato di canyoning, è scomparso il 18 maggio scorso mentre praticava questa emozionante disciplina nella sua amata natura lombarda.

Alessandro Dall’Ò, cresciuto nel caos urbano di Milano, sentiva un profondo legame con la natura che lo ha spinto a cercare rifugio tra le montagne e i torrenti. Tuttavia, le sue radici risalgono alle verdi valli del Bellunese, dove i suoi nonni hanno fatto fatica per acquistare una piccola casa tra Longano e Maiarano, testimoniando un legame ancestrale con quelle terre. Il richiamo della Valbelluna era forte in lui fin dall’infanzia, quando trascorreva momenti preziosi con i suoi cari in quei luoghi.

Fin da giovane, Alessandro ha coltivato una passione per gli sport di montagna, trascorrendo momenti indimenticabili sugli sci e arrampicandosi sulle rocce bellunesi. Ma è stato l’incontro con il canyoning a dare una svolta alla sua vita. Dopo essersi brevemente avvicinato come semplice “turista”, Alessandro si è dedicato con determinazione a questa disciplina, diventando una guida certificata. Sognava di trasformare la sua passione in una professione, fondando un’associazione per introdurre più persone possibile a questo affascinante mondo.

La scomparsa di Alessandro ha lasciato un vuoto profondo nella vita di coloro che lo conoscevano. Il padre Daniele, nonostante la perdita, ricorda il figlio come una figura luminosa, curiosa e poliedrica, con una passione contagiosa per la vita e la natura. Anche la madre e il fratello, Andrea, condividono il sentimento e il rimpianto per la perdita di Alessandro, un ragazzo che incarnava valori di gentilezza e amore per la vita.

Nonostante la perdita, la famiglia di Alessandro ha deciso di trasformare il suo ricordo in azione concreta. Stanno progettando di creare una fondazione a suo nome, dedicata alla sicurezza in montagna e, in particolare, al canyoning. Sarà un tributo duraturo alla memoria di Alessandro e un impegno per prevenire episodi simili in futuro. La sua fidanzata, Arianna, e molti amici e parenti si uniranno a questa missione per onorare la sua vita e il suo amore per la natura.

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