Agrigento, interrogato il poliziotto che ha ucciso il figlio a Raffadali: "Mi diceva bastardo e padre di m***"

Il dramma si è verificato ieri in tarda mattinata a Raffadali, in provincia di Agrigento. Il 57enne Gaetano Rampello, assistente capo della Polizia di Stato di Catania, ha esploso numerosi colpi di pistola nei confronti del figlio durante una lite.

Agrigento, interrogato il poliziotto che ha ucciso il figlio a Raffadali: "Mi diceva bastardo e padre di m***"

Ha chiamato lui i carabinieri, e lui stesso ha raccontato come sono andati i fatti ieri mattina a Raffadali, in provincia di Agrigento, dove il 57enne Getano Rampello, assistente capo della Polizia di Stato di Catania ha ucciso il figlio 24enne al culmine dell’ennesima lite con quest’ultimo. L’uomo è stato interrogato alla presenza del suo avvocato difensore, Daniela Posante, davanti al pm della Procura della Repubblica di Agrigento, Chiara Bisso e al capitano dei carabinieri, Alberto Giordano.

Rampello ha spiegato che il figlio ieri lo aveva chiamato per l’ennesima richiesta di denaro. Si sono incontrati nella piazza principale di Raffadali. Il figlio gli aveva chiesto 30 euro, ma quando il padre è arrivato ha cominciato ad insultarlo, a chiamarlo “padre di m***”. Il 24enne, la vittima appunto, pretendeva 50 euro. Vedendo solo le 30 euro, il figlio, secondo il racconto del poliziotto, gli avrebbe sfilato il portafoglio prendendo 15 euro. Il padre non aveva altro denaro in tasca. Dopo essere stato aggredito nuovamente dal figlio il poliziotto ha preso la sua pistola d’ordinanza e ha fatto fuoco

Cittadina sotto shock

“Mi ha aggredito e sfilato il portafogli prendendo altri 15 euro, di più non avevo in tasca. A quel punto ho avuto un corto circuito e gli ho sparato non so quanti colpi” – così ha dichiarato il 57enne davanti al pubblico ministero e al capitano dei carabinieri. Da quanto emerso dai rilievi dei militari dell’Arma almeno 9 proiettili avrebbero colpito il ragazzo.

Sarebbero una quindicina i colpi esplosi. Da quanto si apprende il padre aveva già denunciato il ragazzo per le ripetute aggressioni subite nel corso del tempo. Il 24enne, dopo la separazione dei genitori, era rimasto a vivere da solo a Raffadali. Il padre gli dava 600 euro al mese, che però spendeva in breve tempo.

Pare che il 24enne effettuasse molti acquisti online. Nelle prossime ore si potranno conoscere sicuramente ulteriori dettagli su questo assurdo fatto di cronaca avvenuto nell’agrigentino nella giornata di ieri. Il ragazzo soffriva di problemi pshicici. Dopo essersi allontanato il padre ha chiamato i militari dell’Arma (non stava tentando di fuggire come era emerso in un primo momento) indicando il luogo in cui si trovava e ciò che aveva commesso: i carabinieri lo hanno così arrestato.

 

 

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