Agrigento, esplosione Ravanusa: il piccolo Samuele, figlio di Selene e Giuseppe, sarebbe nato oggi

Si tratta della piccola vita che sarebbe dovuta nascere oggi da Selene Pagliarello, 31 anni e infermiera presso l'ospedale di Agrigento. Lei è morta sotto le macerie con tutto il suo figlioletto in grembo, accanto a lei, senza vita il marito. Si scava ancora, all'appello mancano due dispersi.

Agrigento, esplosione Ravanusa: il piccolo Samuele, figlio di Selene e Giuseppe, sarebbe nato oggi

Sono 8 le vittime della tragedia avvenuta sabato scorso a Ravanusa, in provincia di Agrigento, dove una palazzina è crollata e altre sei sono state danneggiate da una violenta esplosione causata probabilmente da una fuga di gas del metanodotto. L’ottava vittima, che doveva chiamarsi Samuele, si trovava nel pancione di sua madre, la 31enne Selene Pagliarello, infermiera presso il nosocomio di Agrigento. Il bimbo sarebbe dovuto venire al mondo oggi, mercoledì 14 dicembre, con taglio cesario, ma il suo piccolo cuoricino ha smesso di battere insieme a quello della madre sotto le macerie di via Trilussa

Selene è stata trovata morta ieri insieme a suo marito e ai genitori di lui. Quella del piccolo Samuele, secondo quanto spiega Fanpage, è stata una gravidanza travagliata, ma che la giovane era riuscita a portare avanti con successo e amore. Tutti si preparavano ad abbracciare il piccoletto che sarebbe nato di lì a poco. Selene e suo marito Giuseppe Carmina quella sera stavano uscendo, ed erano passati da casa dei genitori di lui per un saluto. Il parroco di Ravanusa, don Filippo Barbera, ha confermato a Fanpage il nome del bimbo. 

Ancora due dispersi

A Ravanusa, ancora sotto shock, si continua a scavare tra le macerie. All’appello mancano due dispersi. Le operazioni andranno avanti fino a quando questi ultimi non saranno ritrovati. Oramai con il passare delle ore la speranza di trovare qualcuno ancora vivo vacillano, ma non si perdono le speranze. 

Don Filippo Barbera, è anch’egli sconvolto per quanto avvenuto. Il sacerdote non conosceva personalmente Selene, in quanto lui è a Ravanusa da soli due anni. Sapeva però che Selene e Giuseppe abitavano a Campobello. Tutti i deceduti facevano parte di un unico nucleo famigliare. Due donne sono state estratte vive dalle macerie nelle ore immediatamente successive al crollo.

Tra le vittime Carmela Sciabetta, dirigente del comune siciliano, e suo marito Pietro Carmina, ocente di storia e filosofia al liceo classico di Canicattì, lì dove era stato anche vicepreside. Tra l’altro Pietro Carmina lo scorso anno si era ammalato di Covid, dal quale si è era salvato. Il parroco parla di una “famiglia annientata”.

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