C’è ancora sgomento, amarezza e soprattutto tanto silenzio a Ravanusa, cittadina in provincia di Agrigento, colpita sabato sera da una immane tragedia. Un’eplosione dovuta ad una fuga di gas dal metanodotto, forte, violenta, che ha sventrato ben 7 palazzine, facendone crollare una completamente. In quest’ultima viveva un intero nucleo famigliare. Tra le prime ad essere estratte vive, nella notte tra sabato e domenica, sono state due donne. Poi si è continuato a scavare, fino a questa mattina, quando intorno alle 6:30 sono stati trovati altri 4 corpi. Tra questi quello di Selene Pagliarello, la giovane infermiera di 30 anni incinta al nono mese di gravidanza, e di suo marito, Giuseppe Carmina, di professione operaio.
Quella sera di sabato scorso i due non dovevano essere lì. Non vivevano nella palazzina di via Trilussa, luogo in cui si trova appunto la palazzina esplosa, ma altrove. Erano soltanto passati per salute i genitori di lui, Angelo Carmina, 72 anni, e Maria Crescenza Zagarrio, 69. Crescenza, che tutti in paese chiamavano “Enza”, è stata tra le prime tre vittime ad essere tirata fuori dalle macerie. Per 30 ore si è scavato insistentemente.
Un dramma che colpisce l’Italia
La giovane Selene avrebbe dovuto partortire tra pochi giorni. A settembre del 2020 Selene e Giuseppe dovevano sposarsi, poi invece l’arrivo del Covid-19 ha fatto slittare tutto. “Qualcuno da lassù ha deciso per noi qualcosa di speciale, qualcosa che va al di la delle nostre aspettative, come a dire il 2020 doveva essere l’anno di cambiamenti importanti ma non del vostro matrimonio” – così scriveva la Pagliarello in un post.
Ad aprile scorso, precisamente giorno 10, Selene e Giuseppe hanno coronato il loro sogno e si sono sposati. Nella foto che in queste ore i media locali e nazionali hanno pubblicato, si vede la 30enne sorridente e felice insieme al suo marito. Quel sorriso che adesso è stato spezzato per sempre, lì, sotto le macerie della palazzina di via Trilussa.
Il bilancio dell’esplosione è purtroppo tragico, perchè insieme a Selene e Giuseppe stamane sono state trovate le altre persone che mancavano all’appello, facendo salire il bilancio delle vittime ad un totale di 7. Si cercano ancora altri due dispersi. Le speranze di trovare in vita ancora qualcuno sono ormai ridotte.