Aggressione omofoba sul bus a Roma: ragazzi omosessuali minacciati per un bacio

Due ragazzi gay sono stati insultati da un omofobo per un bacio scambiato in un bus a Roma. Si è trattato di un'aggressione verbale violentissima con tanto di minacce di pestaggio.

Aggressione omofoba sul bus a Roma: ragazzi omosessuali minacciati per un bacio

Ennesima aggressione omofoba a Roma, dove un ragazzo è stato aggredito pesantemente da un uomo sulla linea Atac 309 che, dalla stazione Tiburtina, porta a piazza Bologna. 

Il “movente”? Un bacio che il giovane si sarebbe scambiato con un altro ragazzo. La situazione nel bus deve aver pesantemente turbato l’animo dell’omofobo da innescare una violenta aggressione verbale con minacce di pestaggio.

L’aggressione verbale

Alla vista del bacio tra due omosessuali, l’uomo ha iniziato a dire: “Fate schifo. Li fai scenne tu o li devo menà io?”, gridandolo forte al conducente del mezzo. Ed ancora: “Vi dovete vergognare, davanti a tutti, manco vi nascondete. Io mo te gonfio”. Il ragazzo, vedendosi atttaccato, ha contobattuto: “Sei tu che ti devi vergognare, non io” e l’uomo:”Ancora che rispondi, siete due merde”. 

Per fortuna l’omofobo è sceso dal bus e si sono così evitate conseguenze fisiche. Rosario Coco, segretario di Gaynet, colui che ha raccolto la denuncia del giovane, ha dichiarato a Fanpage che, nonostante il giovane stia bene, vi è il rischio che la legge Zan naufraghi. L’aggressione è avvenuta all’indomani del Pride, in un periodo molto delicato poichè le discussioni sulla legge Zan, sono all’ordine del giorno in Senato, ma ferme per via dell’opposizione della Lega. 

Secondo Coco, questo ennesimo attacco è la dimostrazione della necessità concreta di una norma di prevenzione di valore normativo e culturale perchè se si dice no al razzismo tutti sono d’accordo, mentre attorno all’omofobia si sollevano ancora dubbi, questioni, distinguo che non hanno ragione d’esistere, senza mai dimenticare il suicidio del povero Orlando. Se i ragazzi mostrano sempre più coraggio nel’esporsi nei luoghi pubblici, per converso l’intolleranza emerge sempre di più ed è per questo che occorre, dice Coco, approvare immediatamente la legge Zan. 

Il ragazzo vittima dell’aggressione spiega di aver iniziato a registrare per poter denunciare l’episodio: “Tra i miei migliori amici c’è Jean Pierre Moreno – spiega riferendosi al ragazzo aggredito alla fermata di Valle Aurelia – E alla luce di tutte le aggressioni degli ultimi tempi voglio che passi questo messaggio, specie per i più giovani: nessuno deve vergognarsi di scambiarsi un bacio, sono gli omofobi a doversi vergognare”. 

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