Siamo a Ponticelli, popolare quartiere alla periferia est di Napoli dove tra innumerevoli persone oneste e soprattutto civili, c’è sempre chi infanga la terra in cui vive. Senza il minimo senso civico, ancora una volta il popolino aggredisce le forze dell’ordine per garantire la fuga all’ennesimo pregiudicato, questa volta non ci sono gli storici lanci di oggetti dalle finestre, l’affronto avviene direttamente per strada.
Siamo nelle ore pomeridiane e una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale esegue un normalissimo controllo di identità su due donne in Via Chiaro di Luna, ma la cosa non è sembrata affatto normale al passante di turno, un uomo di 27 anni pregiudicato con precedenti per furto, ricettazione e danneggiamento e dunque ben noto alle forze dell’ordine, ha iniziato ad inveire contro gli agenti che non facevano nient’altro che il loro lavoro.
Cosi il controllo si è spostato sul pregiudicato, e mentre gli agenti stavano provvedendo ad accompagnarlo presso il vicino Commissariato per i necessari accertamenti come se spuntassero dal terreno si sono materializzate intorno a loro circa venti donne abitanti del medesimo rione. La scena si è cosi ripetuta e questa volta sono state loro ad inveire contro gli agenti di Polizia ma in modo più aggressivo Lo stato confusionale che ha accerchiato la pattuglia ha consentito al fermato di scappare dando una semplice spinta ad uno degli uomini in divisa.
A rinforzo degli agenti in strada sono arrivate altre volanti dell’U.P.G. e del locale Commissariato anche per cercare il fuggitivo. I controlli si sono cosi spostati presso la sua abitazione dove l’uomo era assente, ma dove le polizia ha rinvenuto e posto sotto sequestro un sistema di telecamere a circuito chiuso che il pregiudicato aveva fatto istallare per controllare proprio l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.
Prosegue intanto anche in queste ore il lavoro delle forze dell’ordine che da tempo operano sulla zona di Ponticelli nel tentativo di ristabilire l’ordine e la sicurezza per gli abitanti onesti del quartiere. Già nei giorni antecedenti l’aggressione era stato sequestrato un ingente quantitativo di droga e ben 44 proiettili. Purtroppo la sub cultura radicata in alcune periferie metropolitane, rende il lavoro delle forze dell’ordine più complicato del dovuto. L’opera di prevenzione operata per strada dalle forze dell’ordine è indispensabile ma perché il modo di pensare e di agire di questa parte di popolazione cambi, l’opera di sensibilizzazione al vivere civile deve, per forza di cose, iniziare anche in altri luoghi.