Aggiornamento sulle dinamiche del velivolo precipitato a San Donato Milanese

Il disastro è avvenuto in appena 16 secondi, 3 minuti dopo il decollo, tempo nel quale dalla cabina di pilotaggio non è stato lanciato alcun mayday, né richiesta di aiuto.

Aggiornamento sulle dinamiche del velivolo precipitato a San Donato Milanese

Domenica alle ore 13.07 è precipitato un aereo privato con a bordo 8 persone. Il piccolo velivolo era decollato solo 3 minuti prima dall’aeroporto meneghino di Linate. L’aereo era diretto ad Olbia e doveva portare il proprietario del velivolo, Dan Petrescu 68 anni (è uno degli uomini più ricchi della Romania, proprietario di ipermercati e gallerie commerciali), sua moglie Regina Dorotea Petrescu Balzat, 65 anni, il figlio Dan Stefan Petrescu di 30 anni ed alcuni amici ad Olbia dove ad attenderli c’era già la madre 98enne del miliardario rumeno.

Il velivolo, una volta decollato, inizia subito a deviare la rotta prestabilita e alla torre di controllo arrivano parametri anomali, difatti immediatamente dalla torre di controllo gli uomini-radar si affannano a chiedere: “Perché avete deviato? Per evitare una turbolenza?”, domanda alla quale riceveranno soltanto come risposta un secco NO. 

Dopodiché l’aereo sparisce dal radar, dalla cabina di pilotaggio del velivolo non è stato inviata nessuna richiesta di aiuto, di rientro in aeroporto o Mayday. Ipotizzare che ci fossero turbolenze o situazione meteorologica avversa è impensabile, in quel momento piovigginava e tirava un leggero vento con nuvole basse. In soli 16 secondi i il velivolo perde quota e si schianta contro un edificio in ristrutturazione in quel momento vuoto.

L’edificio è andato in fiamme, ma fortunatamente non si sono registrate ulteriori vittime oltre le personi presenti a bordo, poiché l’edificio era in ristrutturazione e di domenica fortunatamente non erano presenti operai al lavoro.
Gli investigatori dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo dovranno chiarire le cause e le dinamiche dell’incidente e potranno contare sull’ausilio del Lightweight Data Recorder, ossia la scatola nera.

Disorientamento spaziale

L’ultimo segnale del velivolo registra la velocità più alta, 319 chilometri orari. Professionisti della cabina di controllo di Linate affermano che nessuna procedura standard di partenza strumentale, che garantisce una separazione verticale e orizzontale dagli ostacoli e dal terreno in condizioni di bassa visibilità, prevede che i velivoli passino sulla traiettoria effettuata ieri dal jet privato. A ridosso della prima virata si notano escursioni anomale nella salita: addirittura si toccano i 1.767 metri al minuto, valore inaccettabile per un Pc-12 e che porta allo stallo sicuro. Non a caso poi l’aereo precipita a 7.315 metri al minuto. Tutti elementi che andranno analizzati dagli investigatori.

Le vittime

Oltre ai familiari del pilota del velivolo, Dan Petrescu, sono morti a causa dell’impatto: Filippo Nascimbene, 33 anni, manager a Milano nella Start Hub consulting, sua moglie Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34 anni, francese e manager pubblicitaria ed il figlioletto di appena un anno Raphael, nato il 16 gennaio 2020. Inoltre, sul velivolo era presente anche Miruna Anca Wanda Lozinschi, romena, la madre di Claire Stephanie Caroline e nonna di Raphael, Julien Brossard, 36 anni, amico canadese di Dan Stefan Petrescu.

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