Affetta da una patologia e licenziata senza TFR, pensione e soldi

Licenziata a causa del tumore che è tornato, in stadio avanzato, un'insegnante di Torino porta avanti la sua battaglia per la pensione che le spetta di diritto.

Affetta da una patologia e licenziata senza TFR, pensione e soldi

Al giorno d’oggi riuscire a mantenersi e vivere una vita il più possibile dignitosa non è affatto semplice, soprattutto se non hai aiuti da parte dello Stato che dovrebbe tutelarti e proteggerti. Questa è la storia di un’insegnante di una scuola di Torino che è stata licenziata dallo Stato e ora non può contare né sul TFR (Trattamento di Fine Rapporto) ma neanche sulla pensione e non ha più soldi per vivere. 

Questa è la storia di Anna Vitiello, di 55 anni, che è giunta in Piemonte una decina di anni fa, insieme alle figlie. Proprio a Torino ha iniziato a lavorare come insegnante di educazione fisica presso le scuole superiori. Oggi, a seguito di una forma tumorale allo stadio avanzato, è in un hospice a Carignano. Un male che le è stato diagnosticato in passato per poi nuovamente ritornare. 

A ottobre 2023, a seguito di una visita collegiale per il suo stato di salute, è stata licenziata. Da quel giorno fatidico, non ha ricevuto la tredicesima, ma neanche la buonuscita che le spetta di diritto dalll’Istituto Primo Levi di Torino dove ha insegnato. Dal mese di ottobre, questa donna  non percepisce pensione o stipendio dal momento che vi sono ritardi con l’Inps, come racconta al Corriere della Sera. 

La donna originaria di Torre del Greco, è malata da diverso tempo e ha insegnato in diversi istituti sia del Piemonte che della Valle d’Aosta. Nel 2022, a seguito della malattia, ha chiesto l’inabilità al lavoro in quanto non più in grado di poter lavorare. Oggi lamenta il fatto di non avere soldi a sufficienza per andare avanti e che l’inabilità al lavoro non può essere considerata una causa di licenziamento. 

Ora si trova in un hospice a Faro, ma mentre il TFR giungerà a ottobre, non ha avuto più notizie per quanto riguarda la sua pensione. Continua a fare solleciti anche tramite il Caf, ma intanto i giorni passano: “Non vorrei lasciare questa eredità alle mie figlie. Non credo di avere molto tempo a disposizione”.

Continua a leggere su Fidelity News