L’aeroporto di Malpensa, situato a nord di Milano, esattamente in provincia di Varese, da poco tempo è ufficialmente intitolato al Cavaliere Silvio Berlusconi. La proposta del suo nome è provenuta dal governo della Regione Lombardia mentre l’approvazione finale è stata di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il comune di Milano, al contrario, come dimostra l’approvazione della delibera, ha deciso di presentare ricorso al Tar per ottenere la cancellazione del nome Silvio Berlusconi. Favorevole al rimedio giudiziario è ovviamente la sinistra regionale poichè secondo loro la figura di Silvio Berlusconi è una figura altamente divisiva voluta da questo governo nazionale guidato da Meloni e Salvini.
Il ricorso per ottenere il risultato voluto punterà sul fatto che l’intitolazione, a detta dei ricorrenti, è stata troppo frettolosa e che, soprattutto, non sono stati coinvolti – bensì ignorati – i comuni dell’area dello scalo. Il ricorso che sarà presentato dall’ente città di Milano è condiviso quindi altri ricorrenti. Sala invece, sindaco della città meneghina, non risponde circa la domanda delle tempistiche dicendo che ignora quanto tempo ci vorrà.
Non sono di certo mancate le reazioni a questa azione intrapresa dall’ente comunale; in primis Barbara, figlia di Silvio, si dice delusa ed amareggiata di quanto stia accadendo e pensa che la maggioranza dell’amministrazione milanese stia usando la figura di suo padre per distrarre i cittadini dai problemi reali che attanagliano la città meneghina.
Polemica contro questa scelta anche il Carroccio, secondo il partito del segretario Salvini, Milano da anni è una città insicura e di recente, rimediando una figuraccia, ha perso l’occasione di ospitare la finale di Champions League (a San Siro). Insomma: la città meneghina, per la Lega, dovrebbe pensare ai problemi da risolvere anziché provare a togliere lustro ad una persona che ha fatto molto per la città succitata, sia politicamente che a livello imprenditoriale.