Adolescenti vittime di cyberbullismo: in Italia i dati sono allarmanti

I dati dell’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo elaborati in base alle risposte di 6mila adolescenti, dai 13 ai 23 anni, provenienti da tutta Italia. L’incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn.

Adolescenti vittime di cyberbullismo: in Italia i dati sono allarmanti

La Giornata Internazionale contro il Bullismo (7 febbraio) conclama un fenomeno spaventoso che sta avvenendo in questo periodo di pandemia; quello che emerge dai dati dell’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo è che ben  il 61% dei giovani dichiara di essere vittima di bullismo o di cyberbullismo, e il 68% di esserne stato testimone.

Le ragazze soprattutto vengono prese di mira, per paura di molestie sessuali online su siti di incontro o in caso di revenge porn. I dati impressionanti rivelano che i ragazzi si sentono soli e lasciati a loro stessi, Nell’anno del Covid-19 il 93% degli adolescenti ha affermato di sentirsi solo, con un aumento del 10% rispetto al 2019. Un’alta percentuale ha subito episodi di violenza psicologica. Mentre l’8% dichiara di aver fatto bullismo a sua volta fino ad arrivare ad un 14%.

Le donne sono quelle più discriminate, perchè ritengono che la loro privacy venga coinvolta, nel mettere online foto intime e private tramite siti di incontri e app on line, in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online.

In particolare i ragazzi definiscono ragazze leggere, coloro che condividono momenti intimi osè con i propri fidanzati, che ne diffondono le immagini tramite social network. Esse si sentono violate, nella loro privacy al pari di una violenza fisica. Questi sono fenomeni allarmanti, basti pensare a quanti social network vengono presi di mira, vedi tik tok per balli provocanti effettuati da giovanissime.

Per non parlare di tutte le foto che circolano in rete, di ragazze di 13 anni, che si iscrivono a siti di incontro, di cui dovrebbe essere vietato il consenso per i minorenni, ma che effettivmente mostrano le proprie nudità, cosicchè terze parti se ne impossessino e le rigirino su internet.

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