Addio Sofia: l’ultimo saluto alla bimba morta in un campo di calcio

Palloncini bianchi liberati in aria e una folla di persone per salutare Sofia Piccioli, la bimba di 5 anni travolta e uccisa da una porta in un campo di calcio incustodito a Rocca di Botte.

Addio Sofia: l’ultimo saluto alla bimba morta in un campo di calcio

Nella tarda mattinata di ieri, nella chiesa di San Giuseppe al Ponte ad Acilia, sono stati celebrati i funerali della piccola Sofia Piccioli.  Attorno ai suoi genitori, mamma Giorgia e papà Federico, si è radunata una folla di 200  persone  per dare l’ultimo saluto alla bambina di 5 anni travolta e uccisa da una porta che le è caduta addosso in un campo di Calcio a Rocca di Botte, in provincia dell’Aquila, lo scorso martedì 19 ottobre.

I partecipanti alle esequie, tra amici, conoscenti e semplici persone venute a conoscenza della drammatica perdita, hanno lasciato volare in aria tanti palloncini bianchi che si sono alzati in cielo.

Le indagini

Sofia, originaria di Roma, è tornata nella città in cui viveva insieme alla sua famiglia. Su questa tragedia, che ha scosso fortemente le comunità di Lazio e Abruzzo, la Procura della Repubblica di Avezzano indaga per il reato di omicidio colposo e ha aperto  un fascicolo, per il momento a carico di ignoti, affidato al pm Elisabetta Labanti.

Intanto i carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, con a capo Michele Valentino Chiara, hanno svolto gli accertamenti sul campo  da calcio di proprietà del Comune della Marsica. Il campo, in disuso, era accessibile a chiunque e la porta era mobile ossia non fissata.  Dopo la morte di Sofia, è stato posto sotto sequestro. Gli investigatori stanno ora vagliando la posizione del Sindaco e dei componenti dell’amministrazione comunale che rischiano di finire indagati, perchè avrebbero dovuto impedire l’accesso all’area.

Le toccanti parole dello zio Daniele

“Non ho fatto in tempo a regalarle la maglietta che le avevo comprato ad Amsterdam. Ero appena tornato dall’Olanda quando è successa la tragedia . Quel pomeriggio mi ha telefonato mia sorella per dirmi di andare a prendere i nostri genitori e di raggiungerla in Abruzzo perché era successa una cosa brutta”. Queste le frasi  dello zio di Sofia, Daniele, rese durante i funerali e riportate dal Messaggero. “Mia nipote – conclude angosciato Daniele – era una bambina estremamente felice, allegra e sicuramente più matura rispetto alle sue coetanee. Aveva capito il senso della vita e da lei abbiamo imparato molto”.

 

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