Addio Lou Reed, il poeta maledetto del rock

Scompare a 71 anni l’ex cantante dei Velvet Underground, uno dei più grandi artisti dell’ultimo mezzo secolo

Addio Lou Reed, il poeta maledetto del rock

Lou Reed, il leader dei Velvet Underground, è morto all’età di 71 anni.

Lo scrive il sito della celebre rivista Rolling Stone, senza però specificare le cause della morte.

La musica piange uno dei personaggi più illustri, per ben tre decenni, del genere rock statunitense. E’ stato per i giovani di varie generazioni un vero e proprio mito e una leggenda in continua trasformazione.

Il suo ingresso tra i pilastri del rock avviene con la fondazione dei Velvet Underground, gruppo che presto diventerà un cult del panorama musicale newyorkese. Lou Reed li creò nel 1966 insieme a John Cale, polistrumentista, figura chiave insieme a Lou del gruppo.

Reed, che è autore della maggior parte delle canzoni dei Velvet Underground, entra a far parte, insieme ai Velvet Underground, della factory di Andy Warhol, promotore e finanziatore del primo album del gruppo (famoso per la sua copertina che ritrae una fallica banana disegnata dallo stesso Warhol e che poteva essere sbucciata).

In quattro anni i Velvet Underground pubblicarono solo quattro album, scrivendo però capitoli fondamentali della storia del rock con brani come “Sweet Jane”, “Venus in Furs” o “Pale Blue Eyes”.

Negli anni 70 Lou Reed intraprende la carriera solista e diventa l’ispiratore assoluto del punk newyorchese, con la sua voce di carta vetrata, al limite del monocorde, e la sua chitarra devota all’essenziale. Sono gli anni di “Transformer”, (con le famose “Walk On The Wild Side” e “Perfect Day”), “ Berlin” e “Coney Island Baby”, capolavori indimenticati che si mischiano con l’abuso di droga di Lou Reed, che spesso lo porterà a rischiare la vita.

Nonostante una vita di eccessi, Lou Reed ha mantenuto il suo timbro profondo ed elegante e un piglio tormentato fino all’ultimo. Il suo ultimo album, Lulu, in collaborazione con i Metallica, è uscito nell’ottobre 2011.

E proprio il 2011 è stato l’anno del suo ultimo concerto italiano, all’Arena di Verona.

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