Un episodio doloroso ha colpito la comunità di Sava, in provincia di Taranto, dove un uomo di 88 anni è stato rinvenuto privo di vita all’interno della propria abitazione, interessata da un incendio. Il rogo si è sviluppato nella mattinata di sabato 21 giugno, e a nulla sono valsi i tempestivi interventi dei vigili del fuoco, che hanno provato a domare le fiamme e ad accedere ai locali interni.
L’anziano, che secondo quanto riferito viveva da solo, non è riuscito ad abbandonare l’appartamento in tempo. I pompieri lo hanno trovato ormai senza vita, all’interno di un ambiente gravemente danneggiato dal calore. Una volta terminate le operazioni di spegnimento, sono scattati i rilievi tecnici per accertare la tenuta del solaio e la sicurezza dell’edificio, che ha subito lesioni strutturali a causa delle alte temperature sviluppatesi durante l’incendio.
Sul posto sono giunti anche i carabinieri della stazione di Sava, che insieme ai tecnici del comando provinciale dei vigili del fuoco stanno cercando di chiarire l’origine dell’incendio.
Nessuna ipotesi è esclusa al momento: si indaga su un possibile guasto elettrico o un’imprudenza domestica, forse legata all’uso di un apparecchio per il riscaldamento o per la cucina. In ogni caso, sarà necessario attendere gli esiti degli accertamenti per ricostruire con precisione quanto accaduto.
Il sindaco di Sava, Gaetano Pichierri, ha fatto visita al luogo dell’accaduto per esprimere il proprio cordoglio e la vicinanza dell’intera amministrazione comunale. “Siamo profondamente colpiti – ha dichiarato – e questa perdita ci ricorda quanto sia essenziale prestare attenzione a chi vive in solitudine, soprattutto in età avanzata. Ci attiveremo per rafforzare la rete di supporto per le persone sole“.
Il caso ha riacceso il dibattito locale sull’isolamento degli anziani, un tema che, purtroppo, torna ciclicamente sotto i riflettori quando situazioni simili si verificano. A Sava come in molte altre realtà italiane, il numero di persone anziane che vivono senza un supporto familiare stabile è in aumento, rendendo ancora più urgenti interventi di prossimità, reti di quartiere e servizi sociali dedicati.
La comunità, scossa e unita nel dolore, ha già iniziato a muoversi per manifestare solidarietà. La memoria del signore scomparso, benvoluto da chi lo conosceva, diventa ora simbolo di una riflessione più ampia sull’importanza della vicinanza, del controllo reciproco e della cura delle relazioni umane, soprattutto nelle fasce più fragili della popolazione.