Domenica pomeriggio due fratelli di origine belga sono stati trovati morti dal padre, in vacanza con loro e con la sua compagna a Firenze.
Non vedendoli né sentendoli, il padre ha raccontato di essere andato a cercarli nella loro camera una prima volta in mattinata, verso le 11.30, trovandoli, a suo dire, dormienti. È probabile che i due ragazzi fossero già morti, ma che il padre non se ne sia accorto.
È poi andato una seconda volta in camera, nel pomeriggio, scoprendo i corpi riversi sul letto senza vita dei figli. Accanto a loro, sono state rinvenute alcune scatole vuote di potenti analgesici, assieme a bottiglie di vino e a tracce di stupefacenti.
Il padre dei due, un imprenditore del settore dei rifiuti, ha subito allertato i soccorsi che però, purtroppo, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Inutile dire che l’uomo pare sia disperato per aver perso entrambi i figli così all’improvviso, durante una vacanza, dopo aver cenato allegramente insieme, esser tornati in albergo, ed essersi dati la buona notte e l’arrivederci all’indomani.
Sono subito stati predisposti gli esami tossicologici e la squadra mobile ha presto identificato anche la farmacia che avrebbe venduto i farmaci, senza prescrizione medica, sottoponendola ad indagini.
Secondo l’Ansa, un giovane farmacista sarebbe stato indagato per omicidio colposo per aver venduto, senza ricetta, le confezioni di analgesico oppioide, ritrovate nella stanza d’albergo, che sono a base di ossicodone la cui potenza è paragonata a quella della morfina.
Il farmacista avrebbe ceduto alle insistenze di uno dei due fratelli, che diceva di aver bisogno proprio di quel farmaco per il dolore conseguente a un’operazione a un braccio.
Il pm prosegue le indagini che, sicuramente, porteranno altri indagati legati all’intera farmacia e, entro poche ore, conferirà l’incarico al medico legale per l’autopsia dei due turisti.