Nella Cattedrale di Acireale, durante la celebrazione di un matrimonio, alle 17.45, si è sfiorata la tragedia: è caduta una vasta porzione di intonaco all’ingresso del luogo di culto: il rumore assortante e la nuvola di polvere sprigionatasi hanno fatto pensare ad una bomba. Il vasto cedimento dell’intonaco sarebbe riconducibile ad uno shock termico, causato dal calore estivo, che avrebbe alimentato una bolla d’aria interna.
Un bambino di un anno è rimasto gravemente ferito insieme ad un trentenne disabile, colpito in testa da un grosso calcinaccio che gli ha procurato un’ampia ferita lacero contusa. Sono stati immediatmente trasferiti al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania. La situazione del piccolo è apparsa più delicata: ricoverato in codice rosso, è stato trasferito in elicottero al centro rianimazione del Policlinico di Messina. Il bambino ha riportato un trauma cranico grave con frattura scomposta pluriframmentaria dell’osso frontale ma, fortunatamente, è rimasto sempre vigile.
I medici mantengono riservata la prognosi e, al momento, non possono sbilanciarsi sulle sue condizioni, ma devono attendere almeno 24 ore prima di potere fare previsioni.
Il portone di ingresso della cattedrale è stato momentaneamente chiuso: la zona interna della chiesa, in cui si è verificato il cedimento, è stata delimitata. I vigili del fuoco del distaccamento di Riposto hanno messo in sicurezza la zona soggetta al crollo, che è stata dichiarata inagibile. La cattedrale non è stata chiusa al culto. La cerimonia è stata ugualmente conclusa, in un clima decisamente diverso dalla consuetudine.
Don Roberto Strano, parroco della cattedrale, ha detto: “Una bolla di calore, fortunatamente è accaduto dopo che gli sposi erano entrati e avevano raggiunto l’altare, eccetto il bambino e l’altro ragazzo rimasti feriti che si trovavano in una zona raramente occupata dai fedeli, essendo proprio a ridosso dell’ingresso generale della cattedrale. Se fosse accaduto mezz’ora prima, la situazione sarebbe stata diversa. Abbiamo le opportune coperture assicurative per venire incontro alle eventuali esigenze dei feriti“.