Acido. Madre di Alex scrive a padre di Barbini: "Riveda i suoi ricordi"

Partizia Ravasi, la madre di Alex Boettcher ha scritto al padre di Pietro Barbini, una delle vittime della "coppia dell'acido". La lettera è stata resa pubblica durante un'udienza del processo a Boettcher per l'aggressione a Stefano Savi

Acido. Madre di Alex scrive a padre di Barbini: "Riveda i suoi ricordi"

Ieri si è svolta un’udienza del processo che vede imputato Alexander Boettcher per l’aggressione con l’acido ai danni dello studente Stefano Savi. Il ragazzo stava tornando a casa quando fu aggredito per errore, per uno scambio di persona; la vittima doveva essere il fotografo Giuliano Carparelli, a cui Savi somogliava molto. Anche Carparelli subì un’aggressione ma, per fortuna, riuscì a ripararsi dall’acido grazie ad un ombrello.

Per l’agguato a Stefano Savi sono stati già condannati, con rito abbreviato, Martina Levato a 16 anni di reclusione, ed Andrea Magnani a 9 anni e 4 mesi.

Alex Boettcher ha scelto di non avvalersi del rito abbreviato e quindi il processo che lo riguarda è ancora in corso. Nell’udienza di ieri è stata resa pubblica una lettera che la madre di Boettcher, Partizia Ravasi, ha scritto al padre di Pietro Barbini, una delle vittime dell’acido; infatti, tutta la vicenda giudiziaria – che vede coinvolti Boettcher, la Levato e Magnani – parte dall’aggressione a Pietro Barbini e dalle indagini che ne seguirono.

Il padre del giovane ha un ruolo cruciale nell’iter giudiziario di Boettcher in quanto è grazie a lui ed alle sue dichiarazioni che il broker, e poi gli altri due, sono stati arrestati.
Pietro Barbini fu attirato sul luogo dell’agguato con la scusa della consegna di un pacco. Una volta arrivato sul luogo, Martina Levato – incitata da Alex – gli gettò dell’acido addosso: il giovane scappa, mentre l’acido gli corrode vestiti e corpo, ma viene rincorso da Boettcher con un martello. A questo punto il padre di Barbini, che ha assistito alla tragica vicenda, rincorre Boettcher e lo ferma. Questo il sunto delle dichiarazioni rese dal padre di Barbini, Gherardo, e che Patrizia Ravasi invita a riconsiderare.

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La Ravasi scrive che “la mente di ognuno di noi può creare associazioni divergenti dalla realtà” ipotizzando che Gherardo Barbini abbia sovrapposto la figura di Alex Boettcher a quella di Andrea Magnani, il complice della coppia.

Qualora Barbini rivedesse la sua posizione la storia processuale di Alex cambierebbe totalmente ma ciò è alquanto improbabile in quanto bisogna ricordare che Alex è stato arrestato dopo essere stato bloccato da Gherardo Barbini mentre brandiva un martello.

Questa lettera è l’ ultimo tentativo, di una madre disperata, di salvare l’insalvabile, di una madre che non riesce ad accettate la cruda realtà nemmeno dinanzi ai video mostrati in aula (in cui Boettcher decapita con freddezza una gallina ridendo della sua agonia, incide con un bistuti una “A” sulla coscia di Martina che poi beve dell’urina del suo amato in segno di devozione).

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