Abusi su una bambina di 10 anni, confermata la condanna a Don Glaentzer

Confermata la condanna a 2 anni di carcere per Don Glaentzer, l'ex sacerdote di Calenzano che fu colto in flagrante mentre molestava una bambina di 10 anni nella sua macchina. "Pensavo avesse 15 anni, ha preso lei l'iniziativa", si giustificò l'uomo all'epoca.

Abusi su una bambina di 10 anni, confermata la condanna a Don Glaentzer

La Cassazione ha confermato la condanna nei confronti di Don Paolo Glaentzer, ormai ex sacerdote che fu sorpreso in macchina mentre abusava di una bambina di soli 10 anni. Il 70enne era all’epoca parroco della chiesa di San Rufignano a Sommaia di Calenzano in provincia di Firenze, ed aveva approfittato della sua posizione per ottenere la fiducia della famiglia della minorenne.

La vicenda emerse la sera del 24 luglio del 2018, quando l’uomo stava molestando la bambina nella sua auto e venne sorpreso da un passante. Immediata la chiamata ai carabinieri, che fermarono l’uomo in flagranza di reato. Agli inquirenti l’uomo confessò che aveva già avuto in passato almeno tre incontri analoghi con la bambina, accusandola di essere stata sempre lei a prendere l’iniziativa.

“Ignoravo l’età, pensavo che avesse qualche anno in più, tipo 14, 15 anni“, si era poi giustificato, come se abusare di una quindicenne non rappresentasse comunque un reato, una dichiarazione a cui gli inquirenti non hanno mai creduto, dato che l’uomo conosceva la bambina da quando era neonata. Davanti al Gip, il 70enne aveva dichiarato che dal momento dell’arresto alla comparsa in tribunale aveva pensato a quanto successo e si era reso conto di aver sbagliato.

Una famiglia problematica quella della bambina, già seguita da tempo dai servizi sociali. Pochi mesi prima della scoperta dell’abuso, la vittima ed i due fratelli erano stati infatti allontanati dai genitori in seguito ad una richiesta della procura per minori del tribunale di Firenze. Fu proprio l’intervento di Don Glaentzer, che conosceva la famiglia da 10 anni, a consentire ai bambini di tornare alla famiglia. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, l’anziano aveva approfittato del ruolo di sacerdote e della conoscenza con la famiglia per circuire la giovane vittima

In seguito a quanto successo, Papa Francesco decise per l’uomo la dimissione dal clero, e venne messo ai domiciliari a Bagni di Lucca perché sussisteva il rischio di reiterazione del reato. L’uomo è stato condannato a due anni, due mesi e 20 giorni di reclusione.

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