Un 8 marzo che la comunità abruzzese non dimenticherà facilmente, quello di ieri. Un tragico evento, infatti, ha scosso la comunità di Vasto Marina, comune di 40.000 abitanti situato nella provincia di Chieti, che nella giornata di ieri stata sconvolta dalla notizia dell’omicidio di Daniela Marchi, 53enne di origine romana, strangolata dal suo compagno Joseph Martella, un 57 enne di origine francese ma abruzzese d’adozione.
Il tragico evento, avvenuto poco dopo la mezzanotte ed ennesimo caso di femminicidio in Italia, sembra sia stato scatenato da una scenata di gelosia dell’autore del delitto nei confronti della propria vittima. Martella, che ad oggi non ha ancora fornito alcuna ricostruzione degli eventi agli inquirenti (“è fortemente provato”, ha dichiarato il suo avvocato), sembra che abbia stretto un cavo elettrico attorno al collo della compagna e l’abbia strangolata, facendole perdere i sensi.
Resosi conto della tragicità della situazione l’uomo, descritto dai vicini come in un forte stato confusionale, è andato a bussare a questi ultimi in cerca di aiuto, per cercare di salvare la propria compagna. Dopo aver chiamato il 118, intervenuto immediatamente sul posto, arriva la tragica notizia: Daniela Marchi, 53 anni, non ce la fa a sopravvivere; la sua salma, è stata trasferita presso l’obitorio di Vasto.
Martella, che in questo momento si trova in carcere, è stato immediatamente arrestato dopo l’arrivo dei Carabinieri, allertati anche loro dai vicini. Dopo un interrogatorio in Procura che, come detto, non ha portato ad alcuna informazione utile agli inquirenti per poter aggiungere tasselli a questa triste storia, è stato appunto trasferito nel locale carcere, rimanendo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
A rendere il già tragico evento ancor più triste, è il fatto che Daniela Marchi sia stata strangolata in un giorno, l’8 marzo, in cui viene celebrato il ‘sesso debole’ che sempre più, in Italia, cade vittima dei propri compagni, in quelli che vengono definiti dai giornalisti come omicidi passionali.