A Venezia si introduce il sistema del biglietto d’ingresso al centro storico, ma è caccia alle esenzioni

Non saranno soggetti al pagamento i residenti veneziani e del Veneto, i lavoratori occasionali, i turisti che alloggiano negli hotel (già soggetti alla tassa di soggiorno), i residenti temporanei, i bambini sotto i 14 anni e le persone con disabilità.

A Venezia si introduce il sistema del biglietto d’ingresso al centro storico, ma è caccia alle esenzioni

Da ieri a Venezia, si pagherà un biglietto come per il cinema o per il Luna Park, è partita giovedì 25 aprile, la fase sperimentale di una soluzione volta a gestire l’afflusso turistico che si intensifica con l’arrivo della bella stagione: il ticket d’ingresso alla città. In pratica, i visitatori giornalieri, i cosiddetti “mordi e fuggi” , dovranno pagare per accedere al centro storico dalle 8:00 alle 16:30, mentre l’accesso serale rimane libero.

A partire dal primo giugno, una normativa limiterà anche le dimensioni dei gruppi turistici a un massimo di 25 persone per volta e vieterà l’uso di altoparlanti da parte delle guide. La Sala di Controllo Smart del Comune, che raccoglie le immagini di tutte le telecamere e i dati dei sensori di contapersone, sarà il fulcro delle operazioni di controllo.

E così Venezia si pone all’avanguardia diventando la prima città d’arte a introdurre un contributo d’accesso al suo centro storico: 5 euro per i turisti “giornalieri” desiderosi di visitare San Marco anche il primo maggio o durante Ferragosto. A metà mattinata, a Venezia, sono arrivate 100.000 persone, di cui 8.000 hanno pagato il contributo d’accesso.

Questo dato è stato comunicato dagli assessori al Bilancio e al Turismo, Michele Zuin e Simone Venturini. “Le cose sembrano procedere bene“, afferma Zuin, “e continua dicendo che almeno per quanto si può vedere, non c’è stata protesta e la maggior parte delle persone era già informata. Venturini aggiunge: “Dobbiamo essere pronti a cambiare. Per farlo, dobbiamo essere disposti a correre dei rischi, ad essere impopolari e a perdere voti. Ma se non ci proviamo, se non abbiamo il coraggio di agire, non faremo alcun progresso“.

Provenienti dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia, giungono frotte di turisti con i treni a lunga percorrenza. Durante i controlli, tutti mostrano il QR code stampato su carta; la maggior parte è esente perché alloggiano in hotel e pagano già la tassa di soggiorno, ma alcuni sono sprovvisti del documento e vengono invitati a pagare i 5 euro di ingresso. Questo sistema segna l’inizio dei 29 giorni stabiliti per l’ingresso regolamentato in città, che va dall’odierno 26 aprile fino al 5 maggio.

La sfida più grande, nonostante la massiccia campagna informativa promossa da Vela spa, responsabile della vendita dei voucher, sarà capire le numerose esenzioni elencate nel regolamento: i veneziani naturalmente non pagheranno, così come i residenti nel Veneto, i lavoratori occasionali, i turisti che alloggiano negli hotel (già soggetti alla tassa di soggiorno), i residenti temporanei, i bambini sotto i 14 anni e le persone con disabilità.

In caso di controlli, ai veneziani sarà sufficiente mostrare un documento d’identità; tutti gli altri dovranno comunque registrarsi sull’app dedicata per ottenere il QR code di esenzione.La novità più recente è la possibilità di acquistare il voucher anche presso le 30.000 tabaccherie PuntoLis in Italia. Non è previsto alcun ticket per coloro che si recano solo nelle isole minori della laguna, così come per chi transita in piazzale Roma, al Tronchetto o alla Marittima. Tuttavia, tutte queste categorie dovranno comunque registrarsi.

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