A Torino una mamma porta la figlia di 11 anni in ospedale per accertamenti, scoprono che è incinta

Una scoperta tragica, incredibile e destabilizzante quella che ha dovuto affrontare una mamma portando la sua bimba di 11 anni al Pronto Soccorso dell'ospedale Sant'Anna, a Torino. La piccola aspetta un bambino.

A Torino una mamma porta la figlia di 11 anni in ospedale per accertamenti, scoprono che è incinta

Tutto si sarebbe aspettata la mamma della piccola di 11 anni, accompagnandola al Pronto Soccorso per aver notato nella sua bimba un rigonfiamento anomalo della pancia, tranne quello che si è sentita rispondere dai medici. Poteva, magari, pensare che sua figlia soffrisse di qualche allergia, o che avesse contratto qualche virus, ma nemmeno nei suoi più lontani pensieri, poteva immaginare cosa le avrebbero detto di lì a poco i medici dell’Ospedale Sant’Anna di Torino.

“La piccola aspetta un bimbo”. Questa la sconvolgente diagnosi rilasciata dai dottori che ha cambiato per sempre l’esistenza di tutte le persone coinvolte. La triste storia ha come sfondo Barriera di Milano, nel Torinese: lì si sono consumate, notte dopo notte, le atroci violenze sulla bimba indifesa che pregava il suo aguzzino di risparmiarle altre torture.

La famiglia della piccola, di origini nigeriane, era spesso fuori casa, il papà operaio in fabbrica, spesso impegnato in turni di notte, la mamma donna delle pulizie nei supermercati doveva essere presente sul lavoro fin dalle prime ore del mattino. Per queste ragioni, i genitori affidavano le loro 4 bimbe di 4, 7, 11 e 13 anni al loro vicino di casa, anche lui di origini nigeriane.

Questo lupo travestito da agnello, godeva della piena fiducia della famiglia, tanto che, in diverse occasioni purtroppo, le bimbe passavano l’intera notte con lui. Ed era proprio durante quelle interminabili notti che si consumava la tragedia: “C’era un signore che mi disturbava sempre, mi toccava” ha confessato la bambina nel più totale terrore e aggiunge che veniva minacciata dal mostro: “Non dire nulla, a nessuno, sennò non vedrai più i tuoi genitori” e continuava a usare violenza su di lei, incurante delle sue urla, pianti e disperazione.

Quell’incubo vissuto nell’appartamento alla periferia Nord di Torino, ha avuto fine dopo che la bimba è stata accompagnata al Pronto Soccorso e sono partite subito le indagini. L’uomo è recluso nel carcere “Lorusso e Cutugno”. La bambina si è liberata finalmente di un peso enorme: “Non volevo che succedesse questa cosa, ma lui insisteva, non voleva smettere. Sono contenta se lo prendete” ha concluso, in lacrime, davanti alla polizia.

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