A Oristano, in Sardegna incendi devastanti distruggono ettari di terreno

Si stima le fiamme abbiano percorso circa 20 mila ettari, ma il dato è ancora provvisorio. L'area colpita si estende anche su parte del Nuorese, in un fine settimana fra i più disastrosi che si ricordino in quella parte della Sardegna.

A Oristano, in Sardegna incendi devastanti distruggono ettari di terreno

22 Canadair continuano incessantemente da due giorni a spegnere le fiamme divampate in Sardegna, roghi diffusi anche nella zona di Nuoro, in uno degli incendi più devastanti che si sia mai visto, migliaia di animali hanno perso la vita e un numero imprecisato di ettari di foresta si è perso, le fiamme sono arrivate fino alle case dove alte colonne di fumo hanno interessato la zona.

Le persone sono state evacuate, per la pericolosità con cui le fiamme sono divampate; appare come il più grande disastro ambientale italiano mai vissuto, colpite anche molte aziende agricole, dove le pecore e gli animali da pascolo non ce l’hanno fatta,  I fronti del fuoco sono ancora attivi nell’Oristanese fra Scano Montiferro, dove ieri erano state evacuate oltre 400 persone, e Tresnuraghes.

Il Corpo forestale dello Stato e la Protezione civile, la croce rossa,  i vigili del fuoco, con i Canadair provenienti dall’estero si attivano alacremente per domare le fiamme, ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire l’intera foresta, e molti sono gli sfollati, da tutta Italia arrivano richieste di aiuto alla popolazione.

Il vento in particolare che sferza, rende difficili le operazioni di soccorso; la Sardegna era già stata duramente provata durante la pandemia, anche a causa della carenza di servizi sanitari, Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna afferma: “si richiede una urgente indagine sul perchè cittadini, case, aziende agricole ed il territorio non siano stati protetti, in sede di manutenzione e prevenzione del territorio”.

La Coldiretti annuncia preoccupata gli ingenti danni provocati: “Ai costi economici e sociali si somma una vera catastrofe ambientale con lecci, roverelle e sughere secolari andati in fumo, ed ammette che molto è provocato dai piromani che si divertono a mandare tutto a fuoco”. A Cuglieri la nube tossica ha raggiunto le case, le persone sono state evacuate ed anche le persone al mare hanno abbandonato i lidi“L’acqua in queste ore è indispensabile”, conferma il Comune. “Presto ci rialzeremo e andremo avanti” annuncia il sindaco.

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