Ancora un gravissimo fatto di cronaca nel nostro Paese. Questa volta è accaduto a Corleone in provincia di Palermo dove una madre da quanto si apprende, nella giornata del 6 Dicembre ha tolto la vita alla figlia diversamente abile e poi ha fatto lo stesso con se stessa. Al momento rimangono ignote le ragioni del gesto che sono al vaglio dell’autorità giudiziaria. La donna 8 mesi addietro aveva perso il marito, una persona molto conosciuta in paese per la sua bontà d’animo.
Da quanto appreso la donna era rimasta da sola a gestire la figlia diversamente abile di 47 anni. All’improvviso la donna, Giuseppina Milone, una 78ene, per motivi appunto da chiarire ha preso una corda e ha la figlia, Lucia Pecoraro. Dopo aver compiuto il gesto ha preso sempre una corda e si è impiccata. L’ex marito della donna era un ex infermiere dell’ospedale Bianchi. A dare l’allarme sarebbe stata una vicina di casa che ha chiamato le forze dell’ordine e i soccorsi. La cittadina è sconcertata da quanto accaduto.
Il sindaco: “Tanta commozione”
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Corleone, Walter Rà, che ha commentato l’accaduto con pochissime parole. “Tanta commozione da parte di tutta la nostra comunità per quanto si è consumato in paese. La famiglia Milone era conosciuta per la bontà d’animo” – ha riferito il primo cittadino.
“Subito dopo la scomparsa del marito, i servizi sociali del Comune si erano attivati per intraprendere un percorso di assistenza, la signora era ben seguita anche dai familiari. Così si era concordato un percorso graduale” – ha affermato il sindaco parlando con i colleghi dell’agenzia Adnkronos.
“La signora era inserita bene nel contesto parrocchiale, nella parrocchia di Santa Maria e andavano sempre a messa. Avevano anche fatto dei viaggi, i familiari andavano a trovarle tutti i giorni. La situazione sembrava sotto controllo”– ha affermato ancora il primo cittadino di Corleone. Nelle prossime ore si potranno conoscere ulteriori dettagli circa questo fatto di cronaca accaduto in Sicilia.