Una donna di 91 anni è stata prima rapinata e poi violentata da un giovane di 19 anni che era stato in precedenza denunciato dall’anziana signora. All’origine del gesto quindi potrebbe esserci il desiderio di vendetta. I fatti sono accaduti nel mese di maggio, ma la notizia è stata diramata solo nella giornata odierna.
Da quanto si apprende il giovane era residente in un campo nomadi dislocato nella provincia di Asti. Grazie alle indicazioni precise che ha fornito la vittima agli inquirenti, è stato possibile rintracciare il ragazzo, quindi assicurarlo alla giustizia. La donna ha riferito agli uomini delle forze dell’ordine che Seferovic sarebbe entrato in casa dopo aver sfondato la porta finestra (semiaperta) con una grossa ascia.
Il 19enne ha inizialmente strappato alla donna tutti i gioielli che portava indosso, quindi anelli e orecchini. Per evitare il peggio l’anziana signora gli ha offerto qualche banconota che aveva in casa. Il nomade le ha prese, ma non gli sono bastate. Ha condotto la donna nella sua camera da letto, l’ha spogliata e ha abusato di lei.
La vittima ha riferito agli inquirenti che qualche tempo prima aveva subito un furto in casa. La donna abita nella zona sud della città di Asti. Autore del furto fu sempre il 19enne. Il capo della squadra mobile di Asti ha dichiarato che il giovane è stato arrestato e traserito al carcere Le Vallette di Torino. Nella casa circondariale, il giovane è stato destinato alla sezione dei sex offender.
Gli inquirenti sembrano ormai essersi fatti un’idea molto chiara sulla motivazione che ha portato il ragazzo a fare un gesto così cruento. “Si è trattato di un gesto di sfregio molto violento” ha rimarcato Federico Mastorci, capo della squadra mobile di Asti. Intanto la notizia della violenza sull’anziana signora ha gettato nello sconforto e nella paura la comunità di Asti.