9 ore di lavoro al giorno per 130 euro a settimana: proposta di lavoro shock a Quarto

A pubblicare la proposta di lavoro su Facebook è stata un'agenzia della provincia di Napoli, che ha poi rimosso il post visti i commenti al vetriolo arrivati in pochissime ore. La paga mensile sarebbe stata quindi 520 euro al mese per quasi 200 ore di lavoro mensili.

9 ore di lavoro al giorno per 130 euro a settimana: proposta di lavoro shock a Quarto

In questo delicato periodo, segnato sia dalla crisi economica che dalla pandemia di Covid-19, molte persone si impegnano a cercare lavoro. Qualsiasi lavoro, pur di portare il pane a casa. Eppure c’è chi di questa situazione se ne approfitta, pubblicando delle offerte di lavoro al limite dello sfruttamento. Questo è quanto successo a Quarto, in provincia di Napoli, dove un supermercato locale ha pubblicato un’annuncio tramite un’agenzia locale.

Questo è quanto si leggeva testualmente. “Negozio di alimentari a Quarto ricerca un cassiere o una cassiera. Requisiti richiesti: disponibilità a lavorare full-time, voglia di lavorare. Non richiediamo molto va bene anche prima esperienza purché si abbia voglia di lavorare. Offriamo paga settimanale base di 130 euro. Gli orari sono full time dalle ore 8.30 alle 13.30 e dalle ore 16 alle 20.30 dal lunedì al sabato, con un giorno di festa durante la settimana più la domenica”. Tanto è bastato perché sulla pagina dell’agenzia arrivassero molti commenti al vetriolo, che denunciavano la situazione di sfruttamento.

Gli utenti: “Approfittare della fame della gente è cosa sporca”

Facendo i conti, quindi, il cassiere impiegato nel supermercato avrebbe dovuto lavorare 9 ore al giorno e ricevere in totale 130 euro alla settimana, per un totale mensile di 520. Non si sa se questo denaro fosse stato consegnato a nero, al netto quindi, oppure se l’impiegato in questione fosse stato regolarmente assunto. Se così fosse stato la cifra di 520 euro sarebbe da considerarsi al lordo.

Un utente commenta così: “48 ore la settimana a 520 euro al mese? Dovreste vergognarvi anche solo di proporlo, vi qualifica per quello che siete” – così scrive una persona, a cui seguono una sfilza di commenti. Il post diventa virale, tanto da essere ripreso da alcuni giornali nazionali. L’agenzia è stata poi costretta a cancellarlo.

“Posso capire che ci sia mancanza di lavoro ma approfittare della fame della gente è la cosa più sporca che ci sia” – così commenta un altro utente. Non è escluso che nelle prossime ore si possano conoscere ulteriori dettagli su questa vicenda e che magari il market in questione possa chiarire il tutto.

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