Partorisce prematuramente e poi muore a 40 anni: questa è la trista vicenda di Sara Ghislanzoni, 40 anni, di Civitate, provincia di Lecco. La donna si era recata in Valtellina per passare qualche giorno di vacanza, ma l’ha colta di sorpresa un malore. Considerate le sue condizioni, per lei è stato immediataamente disposto il trasferimento in ospedale.
Una volta arrivata all’ospedale Manzoni, le condizioni di salute della 40enne non erano affatto buone. Dopo attento esame, i sanitari che l’hanno presa in carico hanno deciso di indurre il parto. Una decisione che ha portato così Sara a partorire la sua bimba il giorno di Ferragosto. Un parto quindi prematuro, che è arrivato qualche settimana prima della data prevista.
La piccola, che per Sara rappresentava essere la sua secondogenita, è stata trasferita immediatamente nel reparto di Terapia Intensiva del presidio ospedaliero. Sara quindi non ha avuto la possibilità di dare un primo abbraccio alla creatura che per otto mesi aveva tenuto in grembo, né darle un ultimo saluto.
Per Sara purtroppo c’è stato un triste epilogo. Le condizioni della donna non sono migliorate nelle ore successive, anzi. Il quadro clinico generale si è progressivamente aggravato e peggiorato. La 40enne è spirata qualche giorno dopo non lasciando mai il reparto di Rianimazione. La sua storia ha commosso tanti e lasciato un grande vuoto e dolore in chi la conosceva bene.
Increduli e straziati dal dolore sono i famigliari della donna. Il compagno, la figlia e la famiglia tutta la piangono. Le testate giornalistiche locali fanno sapere che per chi volesse dare un ultimo saluto a Sara lo potrà fare il giorno del funerale. La cerimonia funebre sarà organizzata nel pieno rispetto delle attuali disposizioni sanitarie in materia di Coronavirus.
La cerimonia funebre sarà lunedì 23 agosto alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Civate.