La comunità della provincia di Caserta è in lutto per la scomparsa di un 32enne deceduto a causa delle complicazioni dovute al Covid-19. Il giovane, originario di Crispano, lavorava presso l’Asl di Marcianise ed era una persona molto conosciuta. Secondo quanto riferisce la stampa locale e nazionale, in particolare Fanpage, il ragazzo nei giorni scorsi era stato ricoverato a causa di una polmonite interstiziale causata proprio dal Sars-CoV-2. In breve tempo le sue condizioni si sarebbero però aggravate, per cui il 32enne, di cui omettiano le generalità per motivi di privacy, è spirato.
Il giovane deceduto è una delle vittime più giovani in Campania dall’inizio dell’emergenza sanitaria. L’uomo era conosciuto molto anche a Caivano, sempre in provincia di Napoli, in quanto era figlio di una insegnante del posto. Tre comunità, Crispano, Caivano e Marcianise, sono adesso in lutto per la prematura scomparsa del 32enne, che non era affetto da nessuna patologia pregressa. Prima che contraesse il Covid-19 il giovane era assolutamente sano.
La Campania una delle regioni più colpite dalla pandemia
Tra l’altro la Campania è una delle regioni più colpite dalla pandemia provocata dal Sars-CoV-2. In queste ultime settimane, anche se i contagi stanno diminuendo, la situazione resta comunque abbastanza seria. Soprattutto il dato dei decessi nel territorio campano è ancora molto alto, così come in tutta Italia. Da inizio pandemia in Campania si contano quasi duemila morti a causa del Covid, ma più della metà sono avvenuti tra novembre e questi primi giorni di dicembre.
Ciò fa capire la portata di questa seconda ondata, che è stata molto più forte rispetto alla prima. Sempre secondo quanto riferisce Fan Page, in 40 giorni sul territorio regionale ci sono stati quasi 1.314 decessi. Per questo le autorità locali vogliono mantenere ancora alta la guardia.
La Campania si trova attualmente in zona arancione, ma se i numeri continueranno a migliorare potrebbe diventare anche zona gialla nel giro di una o massimo due settimane. L’obiettivo del Governo italiano è quello di far diventare una zona a basso rischio tutta Italia entro il 25 dicembre. Ma la situazione impone ancora altre restrizioni.