Un gruppo di persone, che è intervenuto ad una manifestazione che si è tenuta in uno stand di cucina giapponese allestito alla Nuova Fiera di Roma, hanno mangiato del sushi e 28 di loro si sono sentiti male. Il gruppo è così andato a finire in ospedale, ma per esigenze di posti sono stati portati in tre ospedali diversi. La vicenda è accaduta ieri nel tardo pomeriggio, e le 28 persone si trovano ricoverate per intossicazione alimentare all’Aurelia Hospital, al Grassi di Ostia e al San Camillo. I sintomi che li hanno tratti in allarme sono stati forti crampi allo stomaco, capogiri e un forte senso di nausea.
Ad essere messo sotto accusa è stato naturalmente il sushi che arrivavava da un ristorante nipponico di Roma, che si trova nel quartiere Ostiense. Ancora non è stato accertato se il cibo fosse già avariato quando è arrivato o si è invece deteriorato durante il tragitto, o ancora se si sia guastato a causa dell’esposizione sotto le luci durante la fiera. Un’altra ipotesi è anche quella che il cibo sia stato preparato con prodotti scaduti o conservati male già mentre li stava preparando il locale romano. Il punto è che quasi tutte le persone che andavano a poco a poco assaggiando quelle che dovevano essere delle prelibatezze a base di riso, alghe e pesce crudo, cominciavano ad avere i sintomi evidenti di un’intossicazione.
Il gruppo arrivato nei tre ospedali è stato trattato con codice verde, segno che nessuno di loro è in pericolo o versa in gravi condizioni, ma ovviamente sull’episodio indaga la Asl Rm B e anche gli investigatori del commissariato San Paolo, che vogliono vederci chiaro e capire quale sia stata la causa del cibo avariato.
Intanto è stato comunicato dall’organizzazione di “Romics” che lo stand colpevole della vicenda è stato chiuso subito dopo il manifestarsi dei malesseri da parte delle vittime, e si è anche provveduto ad avvertire polizia e agenti della municipale che ha sequestrato la merce per effettuare i rilievi sul caso. Inoltre, cosa non indifferente, le vittime sono state immediatamente soccorse e hanno ricevuto prontamente tutte le cure necessarie.