23 febbraio: Papa Francesco invita a una Giornata di digiuno per la pace

All'Angelus del 4 febbraio, il Papa dice “No alla violenza” con una Giornata di digiuno per la pace, che sarà celebrata il 23 febbraio e dedicata alle popolazioni di Sud Sudan e Congo.

23 febbraio: Papa Francesco invita a una Giornata di digiuno per la pace

È finito da poco il mese dedicato alla pace, gennaio, e Papa Francesco fa sentire ancora il suo “No alla violenza” forte e convinto. Ad ascoltarlo in Piazza San Pietro, convenuti per l’Angelus, ci sono circa 20mila fedeli. Dal Palazzo apostolico Papa Bergoglio ribadisce: “Le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!“.

Il Papa è preoccupato per il “tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo», per questo motivo prende l’iniziativa di indire una speciale “Giornata di preghiera e digiuno per la pace“, fissata per la Prima Settimana di Quaresima, che quest’anno cade il 23 febbraio: l’intenzione di preghiera e digiuno terrà presenti in particolare le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan

Nel 2013, il 7 settembre, Papa Francesco aveva proposto un’iniziativa simile nella Veglia per la pace in Siria, al fine di scongiurare una nuova guerra mondiale. Come allora anche quest’oggi, Papa Begoglio ha invitato “anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad unirsi nell’iniziativa, ciascuno secondo le proprie modalità.

Papa Francesco, assicurando che il Padre celeste ascolta i “figli che gridano a Lui nel dolore e nell’angoscia”, ha invitato i presenti a chiedersi: “Che cosa posso fare io per la pace?”. Oltre alla sicura preghiera, ciascuno “può dire concretamente “no” alla violenza”, perché “lavorare per la pace fa bene a tutti!“.  

Oggi, in Italia, ricorre la Giornata per la Vita: riflettendo sul tema “Il vangelo della vita, gioia per il mondo”, Papa Francesco ha condiviso il messaggio dei Vescovi ed è tornato a parlare di “cultura dello scarto” capace solo di mietere vittime tra i più deboli della società, bambini e anziani in particolare. Poi ha aggiunto: “Preghiamo perché il nostro popolo sia più cosciente della importanza della vita”

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