20 mila persone con Bagnasco al XXVI° Congresso eucaristico nazionale

Si è concluso domenica mattina, 18 settembre 2016, con la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Bagnasco, il XXVI° Congresso eucaristico nazionale che, nell'anno della misericordia, aveva per tema "Nella tua Misericordia a tutti sei venuto incontro".

20 mila persone con Bagnasco al XXVI° Congresso eucaristico nazionale

La giornata di oggi a Genova è stata preceduta dal pomeriggio intenso di ieri.

La motovedetta Charlie Papa 288 ha trasportato l’ostensorio con il Santissimo Sacramento adagiato su un altare a prua fino al porto antico. Gli occhi di tutti erano puntati là, sull’ostia consacrata.

L’intervento dell’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, ha ricordato ai fedeli: “L’adorazione eucaristica ci consegna a uno “stare” alla presenza di Colui che ci vuol bene e ci conosce per nome”. Questo dovrebbe bastare per capire che “non siamo soli nelle tempeste, che siamo importanti per qualcuno, che siamo avvolti da un abbraccio d’amore“. Parole e immagini che evocano Gesù presente sulla barca durante la tempesta e il suo intervento capace di comandare al vento e ai flutti del mare.

Già da ieri erano presenti in tanti: cardinali, vescovi, sacerdoti, delegati diocesani, intere famiglie, fedeli di tutte le età arrivati da ogni parte d’Italia per pregare insieme davanti all’Eucarestia. Oggi erano in circa 20mila attorno all’altare. Una presenza, quella eucaristica, legata al tabernacolo posto sul fondo silenzioso di una chiesa e che, come succede nella processione del Corpus Domini una volta l’anno, questa volta è uscita dalla chiesa per andare incontro all’uomo, tema del Congresso.

Significativo il mezzo di trasporto scelto: una motovedetta della Guardia Costiera, la stessa che nei mesi scorsi ha soccorso molti migranti a dire che il Pane eucaristico è un Pane che porta alla solidarietà e all’aiuto verso i poveri. Significativo anche l’approdo nel porto, luogo di lavoro e fonte di sostentamento per molti genovesi e per le loro famiglie.

Il Cardinal Bagnasco ha spiegato ai fedeli l’importanza dell’adorazione eucaristica: “E’ distillare l’eterno nel quotidiano, è riconoscere con gioia il primato di Dio”. Riconoscendo il primato di Dio, si fa luce su ciò che siamo, (ovvero) “Piccole creature”. Ma, e qui è il colpo d’ala, “creature amate”. Ogni cosa ha una misura, un significato, e l’adorazione ci aiuta a recuperare quell’essenziale che davvero è importante nella vita. Le parole del Cardinale continuano e, ascoltandolo, si torna con la mente alla figura di Giovanni Maria Battista Vianney, il Curato d’Ars che stava davanti all’Eucarestia e si lasciava guardare da Gesù eucaristico, ricevendo conforto e coraggio, luce e forza “Lui, che resta con noi sempre e che ci è così prossimo da farsi trovare a portata di cuore“.

Nell’Eucarestia conclusiva di questa mattina, il presidente della Cei ha rivolto una parola ai giovani: “Giovani, non scoraggiatevi mai. Accogliete la vita in tutte le sue fasi”. Forse, nel cuore e nella mente, il Cardinal Bagnasco aveva il giovane diciassettenne del Belgio a cui proprio ieri è stata praticata quella che viene chiamata la dolce morte: l’eutanasia.

Alle famiglie lancia la sfida di essere una chiesa domestica nella preghiera fatta insieme, nel vivere le opere di misericordia.

Non poteva mancare il saluto di Papa Francesco durante l’Angelus in piazza San Pietro a Roma: “Auspico che questo evento di grazia ravvivi nel popolo italiano la fede nel santissimo sacramento dell’eucaristia, nel quale adoriamo Cristo sorgente di vita e di speranza per ogni uomo”.

Continua a leggere su Fidelity News