17enne muore dopo essere stata dimessa dal Pronto Soccorso

Si è spezzata la vita di Marta Azzaro, a soli 17 anni, dopo essere stata dimessa dal Pronto Soccorso dell'Ospedale di Corigliano, in provincia di Cosenza.

17enne muore dopo essere stata dimessa dal Pronto Soccorso

Si è drammaticamente e incomprensibilmente spezzata la vita di Marta Azzaro, a soli 17 anni, studentessa del quarto anno del Liceo Scientifico-Sportivo all’Istituto d’Istruzione Superiore “Luigi Palma”, di Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, città dove abitava con la sua famiglia.

Purtroppo, la ragazza calabrese, non riuscirà più a conseguire il diploma perché il suo fragile cuore ha smesso di battere nella notte tra domenica 15 e lunedì 16 gennaio, dopo avere accusato forti conati di vomito e attacchi di dissenteria. Inizialmente i genitori avevano provato ad accudirla a casa, ma a causa dell’aumento preoccupante delle sofferenze l’avevano trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Guido Compagna” di Corigliano.

Il personale sanitario, dopo la visita e le prime cure, non riscontrando una situazione di emergenza, avevano dimesso l’adolescente consigliandole di tornare tranquillamente a domicilio, ma i sintomi continuavano a persistere e a peggiorare, e i familiari angosciati per lo stato di salute sempre più precario della propria figlia la rimettevano in macchina e la riportavano ancora una volta al Pronto Soccorso del Nososcomio locale.

Ma questa volta, quando Marta arriverà nuovamente in Ospedale, non ci sarà più nessun intervento da fare, e, i sanitari, non potranno che certificarne il repentino e inaccettabile decesso, avvenuto presumibilmente già a casa, prima dell’ultima e inutile disperata corsa all’Ospedale. Alla luce di quanto è accaduto, il Pubblico Ministero del Tribunale di Castrovillari, sta valutando se disporre o meno il sequestro della salma per effettuare l’autopsia sul corpo della povera ragazza.

Nel frattempo i Carabinieri del reparto territoriale di Corigliano Rossano stanno effettuando le indagini per “morte sospetta” e analizzando la cartella medica della 17enne, per chiarire la dinamica dei fatti circostanziati al primo soccorso e per accertarne eventuali responsabilità, considerando anche che la ragazza soffriva di patologie pregresse, ma attualmente non riconducibili alla sua morte prematura.

 

Continua a leggere su Fidelity News