13enne muore nel sonno: era stato operato un mese fa di appendicite

Un giovane di 13 anni è morto nelle scorse ore nel sonno, dopo aver accusato dei forti dolori allo stomaco. Il mese scorso si era operato di appendicite.

13enne muore nel sonno: era stato operato un mese fa di appendicite

Un 13enne di origini bulgare è morto mentre dormiva dopo aver accusato forti dolori allo stomaco. Il fatto è accaduto nella serata di venerdì 20 agosto nella periferia di Roma. La morte ha colto nel sonno il giovane nella baracca in cui viveva con la sua famiglia. Nel pomeriggio dello stesso giorno il ragazzo aveva accusato dei forti dolori addominali. 

I genitori del giovane hanno chiamato il 118, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che accertare l’avvenuto decesso. I carabinieri del commissariato San Basilio hanno aperto delle indagini per chiarire la causa del decesso. La procura ha disposto l’autopsia sul corpo del 13enne. Un’operazione necessaria per dare una spiegazione all’improvviso malore e decesso del giovane. 

Stando a quanto si apprende da fonti giornalistiche, il ragazzo lo scorso mese si sarebbe sottoposto ad intervento chirurgico per appendicite. Non si sa ancora se ci possa essere un nesso tra il precedente intervento chirurgico e la causa del decesso. La salma del ragazzo al momento è stata posta sotto sequestro per gli opportuni accertamenti. 

Neanche un mese fa è morto nel sonno un altro ragazzo, Marco Tampwo. Quest’ultimo amava molto giocare a calcio, anzi meglio, quello sport faceva parte di lui totalmente. Era molto abile con il pallone e si destreggiava molto bene sul campo verde, tanto che era considerato una vera promessa del calcio. 

Marco era risultato positivo al Coronavirus. Come da procedura e disposizione sanitaria in materia di Covid-19, il ragazzo era in isolamento domiciliare presso la sua abitazione. Si era appisolato, dormiva. Almeno questo pensavano i suoi genitori. Ma non era così. Dopo averlo chiamato ripetute e ripetute volte, Marco non rispondeva. 

Da qui la consapevolezza da parte dei genitori che qualcosa di brutto fosse accaduto al figlio. Quindi la chamata al 118. I sanitari arrivati sul posto non hanno però potuto far nulla. Marco era morto. 

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