L’America e il mondo intero sono sotto shock per una notizia di cronaca che ha davvero dell’incredibile. A Chicago, una nonna di 52 anni, Manuela Rodriguez, è accusata di aver soffocato e poi decapitato la nipotina, di appena 7 mesi. La terribile vicenda, ancora tutta da chiarire, ha sconvolto l’opinione pubblica americana, inorridita da un atto di tale crudeltà e follia.
Secondo la ricostruzione effettuata dalla polizia di Chicago, che ha formalmente incriminato la presunta assassina, Manuela Rodriguez non sarebbe riuscita più a sopportare i pianti e le urla della sua nipotina e, sempre secondo la ricostruzione, avrebbe colpito la bimba con una botta in testa, tramortendola. Dopo, l’avrebbe soffocata infilandole con inaudita violenza un calzino in bocca.
Una volta morta, la nonna, in preda ad un lunghissimo momento di follia, ha dapprima sgozzato la nipotina, per poi decapitarla con una sega elettrica. La notizia, che immediatamente ha fatto il giro dell’America, è davvero sconvolgente, se si pensa alla ferocia del gesto e a come la donna si è accanita, con gesti via via sempre più estremi, sul corpo della povera e incolpevole bambina. Manuela Rodriguez, in seguito ai fatti, avrebbe poi tentato il suicidio, come confermato anche dalla polizia, ma non sarebbe in pericolo di vita: dopo essere stata ricoverata in ospedale, infatti, le condizioni della donna sono buone, e già nelle prossime ore dovrebbe comparire in tribunale, come imputata per l’omicidio di sua nipote.
Come spesso accade in questi casi, secondo gli abitanti della zona Manuela Rodriguez era una nonna affettuosa, e mai nessuno si sarebbe aspettato un gesto così assurdo da parte sua nei confronti della nipotina. “Era sempre pronta ad aiutare tutti”, sembra aver detto un abitante della zona, quando gli è stato chiesto cosa ne pensava della donna. I vicini di casa affermano che, nonostante qualche problema di salute, non aveva mai dato segni di squilibri mentali, ed era sempre stata gentile con tutti.