Terrorismo, arrestato all’aeroporto di Catania un albanese con documenti falsi

L'uomo aveva i documenti falsi e portava con sé una pen drive dove c'era una sua foto con in mano dei Kalashnikov. L'albanese aveva già ottenuto la carta d'imbarco per la Romania, ma poi si era diretto verso il gate per Londra

Terrorismo, arrestato all’aeroporto di Catania un albanese con documenti falsi

La polizia ha arrestato un albanese di 30 anni all’aeroporto di Catania perché lo ha trovato in possesso di documenti falsi. I controlli hanno rivelato che l’uomo era già stato denunciato il 13 gennaio a Malpensa perché anche quella volta era in possesso di documenti e voleva salire a bordo di un aereo per Londra. L’albanese è stato anche trovato in possesso di una pen drive che conteneva alcune foto di lui con un’altra persona mentre avevano tra le mani dei Kalashnikov.

Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a Londra per il vertice anti Isis, ha affermato: “Ci sono di rischi di infiltrazione anche notevoli di terroristi dall’immigrazione. Per fortuna i nostri apparati di sicurezza sono allertati e funzionano ma questo non ci consente di abbassare minimamente il grado di preoccupazione”.

L’albanese che è stato tratto in arresto perché teneva documenti contraffatti aveva già presentato i suoi documenti originali per un volo per Bucarest, e gli era stata data la carta d’imbarco. Dopo aver passato i controlli l’albanese, invece di prendere il volo per la Romania, andò nel gate per prendere il volo per Londra. L’uomo aveva comprato on line un biglietto per la capitale londinese con documenti falsi e aveva tra le mani un’altra carta d’imbarco.

L’arresto nei confronti dell’uomo è stato eseguito per le misure di prevenzione adottate negli ultimi giorni, che hanno aumentato le attività di controllo per chi deve passare la frontiera. Infatti, è di due giorni fa la nuova circolare emanata dal Dipartimento di pubblica sicurezza che aveva disposto per tutti gli uffici di frontiera un potenziamento delle misure di sicurezza sia per uscire che per entrare nel Paese. La nuova ordinanza prevede che ogni entrata e uscita sia controllata attraverso un “sistematico accesso” alle banche dati e che sia fatto un controllo più preciso delle liste dei passeggeri di quelli che si possono considerare voli a rischio.

Le infiltrazioni di terroristi infatti possono riguardare molti voli, e solo tramite controlli severi è possibile sventare ulteriori attentati ed evitare altre stragi. Gli eventi degli ultimi tempi hanno messo in guardia e le frontiere devono essere controllate con più rigorosità.

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