Quirinale, Fassina sostiene: decisione di Cofferati avrà effetti sul voto

ll deputato della minoranza Pd Fassina sottolinea come il caso Cofferati avrà effetti anche sul voto della elezione del nuovo presidente della Repubblica. Fassina insiste nel coinvolgere tutti e basare il nome su tre criteri

Quirinale, Fassina sostiene: decisione di Cofferati avrà effetti sul voto

La decisione di Cofferati di lasciare il partito ha lasciato molti malumori e si prevede già che la partita del Quirinale sarà tutta da giocare. Nella minoranza riprende corpo l’ipotesi di raggruppare i “fuoriusciti” o coloro che sono ispirati e vogliono abbandonare l’idea di formare una nuova forza politica di sinistra.

Ed ecco che l’addio di Cofferati ha rafforzato questi sintomi e, secondo Stefano Fassina, questo non aiuta a costruire un clima positivo. Ecco le parole di Fassina: “Il modo sbrigativo, offensivo per la dignità di Cofferati con cui la sua scelta è stata trattata peserà notevolmente sul voto per il Quirinale”.

Ed aggiunge ancora: “Con l’aiuto attivo della direzione e dei gruppi parlamentari Pd bisogna individuare innanzitutto i criteri della scelta, prima del nome. Noi abbiamo indicato tre criteri: autorevolezza, autonomia dall’esecutivo e capacità di unire. Fino alla fine dobbiamo cercare di far convergere tutte le forze politiche dobbiamo costruire le condizioni per andare oltre il patto del Nazareno, per il massimo coinvolgimento possibile delle forze di opposizione”.

A condividere questo pensiero è anche Pippo Civati che spera che ci sia un nuovo presidente della Repubblica votato non solo da Berlusconi ma anche dalla sinistra. Il presidente, secondo le parole di Civati, deve rappresentare tutti altrimenti ci sarebbero gli esclusi. E dice: “Una cosa molto grave per me, perché molti elettori che conosco si trovano in questa situazione”.

Fassina insiste che prima di procedere all’elezione del nuovo presidente si devono per forza individuare i criteri della scelta e solo dopo si può procedere alla selezione del nome. Ma per arrivare a questo bisogna avere il massimo coinvolgimento delle forze di opposizione. Anche il presidente della Camera, Laura Boldrini auspica il coinvolgimento più ampio possibile di tutti i rappresentanti in Parlamento, e sottolinea la necessità di coinvolgere anche i delegati regionali nella scelta del nuovo presidente della Repubblica. E’ importante, secondo la Boldrini, non ripetere l’esperienza di due anni fa, e per questo è necessario il coinvolgimento di tutte le parti, per evitare sorprese.

Boldrini ha anche approvato i nomi delle quattro donne incaricate di seguire le procedure, tra cui c’è lei, la vicepresidente vicaria di Palazzo Madama,Valeria Fedeli e Lucia Pagano ed Elisabetta Serafin, le due donne nominate a segretario generale di Camera e Senato.

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