Giuliano Gemma, che aveva 75 anni, è rimasto coinvolto ieri sera in un impatto frontale mentre era a bordo della propria auto a Cerveteri, in provincia di Roma, dove viveva. Trasportato all’ospedale di Civitavecchia è morto durante il trasporto. Nell’incidente sono rimasti feriti anche un uomo e suo figlio, ma fortunatamente non sono gravi.
Giuliano Gemma, attore italiano simbolo degli “spaghetti western”, era arrivato al cinema giovanissimo, dapprima come stuntman.
Il successo arrivò quando Dino Risi lo prese per un piccolo ruolo accanto ad Alberto Sordi in “Venezia, la luna e tu”. Poco dopo William Wyler lo notò a Cinecittà e lo scelse per il ruolo di un centurione nel kolossal “Ben-Hur”, comparsata che gli servirà da vero trampolino di lancio. Durante il servizio di leva, Duccio Tessari lo vuole per interpretare da protagonista il biondissimo Krios in “Arrivano i titani” pellicola che ebbe un grande successo commerciale anche all’estero.
Dopo aver impersonato un generale garibaldino nel “Gattopardo” di Luchino Visconti, arriva il filone “spaghetti western” che lo consacra divo, facendo grandi incassi al botteghino con pellicole di genere firmate da Duccio Tessari, Tonino Valeri, Sergio Corbucci, come “Una pistola per Ringo”, “Il ritorno di Ringo”, “Adiós gringo”, “Un dollaro bucato”, “I lunghi giorni della vendetta”, “Per pochi dollari ancora” e “I giorni dell’ira”.
Interpreta poi numerosi ruoli in film più impegnati come “Il deserto dei Tartari” di Valerio Zurlini, una delle sue prove migliori, “Il prefetto di ferro” di Pasquale Squitieri e “Un uomo in ginocchio” di Damiano Damiani del 1979, film che lo riproporrà per ruoli drammatici.
Giuliano Gemma ha preso parte ad oltre cento film, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui ricordiamo il David di Donatello, il premio al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary come miglior attore, il Globo d’Oro, il Nastro d’argento e per tre volte il Premio De Sica.