Un agguato è stato teso stamane ad un sorvegliato speciale. L’uomo, Nicola Lorusso, 59 anni, è rimasto ucciso al quartiere San Girolamo a Bari.
L’uomo era un pregiudicato ed era padre di Umberto Lorusso, 37 anni, ritenuto dagli investigatori il capo del can che comanda nella zona. L’omicidio è avvenuto attorno alle 9:30 in via Van Westerhout, e i killer hanno crivellato l’uomo con oltre venti colpi d’arma da fuoco, a quanto pare sparati da un kalashnikov.
La Squadra Mobile della Questura ha avviato le indagini e gli inquirenti che hanno ricostruito la dinamica dell’omicidio hanno dedotto che l’uomo era in compagnia della moglie a bordo di una Ford Fiesta e stava raggiungendo la Questura per firmare la presenza. L’uomo a quanto pare si era si accorto di essere seguito da un’altra vettura e ha preferito far scendere la moglie dalla sua auto. Mentre stava procedendo sulla sua strada è stato affiancato dai killer e crivellato di proiettili da un mitra kalashnikov sparati da un uomo che era a bordo dell’altra auto..
Un passante che era nella zona ha sentito gli spari e ha visto il cadavere a terra. Ha messo un cassonetto davanti il corpo dell’uomo per evitare che venisse travolto dalle auto in corsa. Subito dopo si sono presentati familiari e parenti della vittima: in un lampo si è creato il caos e tra pianti e e minacce la nuora della vittima, moglie di Umberto Lorusso, si è scagliata contro le forze di polizia. Ecco cosa ha detto la donna: “Da oggi in poi chi va con quella razza moriranno tutti. Anche per un caffè. Avviso a tutte le orecchie del mondo. Maledetti”.
Le forze dell’ordine hanno fatto i rilievi e hanno raccolto numerosi reperti sul posto da consegnare al magistrato. L’agguato è stato condotto senza alcun dubbio da killer professionisti e la polizia indaga sui rapporti tra le organizzazioni mafiose del comprensorio. i carabinieri stanno anche interrogando numerose persone, tra cui anche i dipendenti di un autolavaggio che si trova nelle vicinanze del luogo dell’omicidio.
Ecco il commento aspro del sindaco Antonio Decaro: “Un omicidio bruttissimo, a due passi dalla pineta dove corrono i bambini e le famiglie. neanche le bestie feroci si comportano così”.