I vigili di Roma hanno lanciato la protesta ed è ancora aperto lo scontro con il Comune e con i capi del corpo. Ieri è stata una giornata intensa di protesta a cui hanno partecipato 2-3 mila agenti che hanno costituito un’ assemblea in piazza del Campidoglio per chiedere le dimissioni non solo del capo dei vigili Raffaele Clemente ma anche del sindaco di Roma Ignazio Marino. Inoltre i manifestanti hanno anche chiesto uno sciopero di categoria.
Durante l’ assemblea sindacale gli agenti hanno gridato a gran voce:”Clemente vattene via” ,”dimissioni”. Il sindacalista Stefano Lulli ha voluto precisare il gesto delle mani alzate: “Le mani erano alzate perché questo è un Corpo pulito. Il coro dimissioni era rivolto sia al comandante del Corpo Raffaele Clemente sia al sindaco Marino”.
Riguardo al caso verificatosi l’ultimo dell’anno, che ha coinvolto numerosi agenti per le assenze ingiustificate, interviene Francesco Croce appartenente alla segreteria della Uil Fpl, che ha dichiarato: “Il 31 dicembre un servizio svolto egregiamente, nonostante la forte disaffezione dei lavoratori del Corpo, nelle mani del comandante Clemente e del sindaco Marino si è trasformato in uno strumento che ha offeso irrimediabilmente l’immagine della polizia municipale di Roma. Seimila persone oneste non si riconoscono in una gestione che li criminalizza anziché esaltare il loro valore professionale. I lavoratori sono profondamente indignati”.
Non si sono placate le proteste durante l’assemblea e gli agenti hanno fatto sentire la la loro voce gridando che vogliono lo sciopero. Marco D’Emilia, che fa parte della segretaria della Fp Cgil di Roma e Lazio, conferma che potrebbe anche verificarsi una mobilitazione e dice: “Non escludiamo altre forme di mobilitazione compreso lo sciopero”. Intanto Marco D’Emilia ha rimandato l’incontro che avrebbe dovuto avere con l’amministrazione mercoledì.
L’assemblea tenuta al Campidoglio è un primo confronto pubblico tra tutti i caschi bianchi dopo le polemiche che si sono abbattute sul corpo dopo le assenze del 31 dicembre. Gli agenti erano armati di fischietto e hanno protestato anche contro il nuovo contratto dei dipendenti comunali, ma in particolare hanno protestato anche nei confronti del nuovo piano anticorruzione che stabilisce la rotazione obbligatoria per tutti gli agenti. Per alcune ore il centro storico è andato in tilt e le strade sono state tenute senza controllo.