Dopo quasi 34 anni dalla vincita del totocalcio, deve ancora riscuotere

Vince il totocalcio, fa 13 alla schedina, ma la sua vita, invece di cambiare in meglio, peggiora irrimediabilmente. Tale vincita lo costringe ad una causa legale durata 34 anni, alla fine del suo matrimonio e soprattutto, lo riduce sul lastrico

Dopo quasi 34 anni dalla vincita del totocalcio, deve ancora riscuotere

Questa è la strana quanto incredibile storia di un ambulante pugliese, Martino Scialpi che, nel lontano 1981, con appena 2 colonne da 500 lire giocate al totocalcio vinse quasi 1 miliardo di vecchie lire. Quella somma, non è mai stata riscossa per problemi burocratici, visto che il Coni, società che avrebbe dovuto pagare la somma, afferma da quasi 34 anni che quella schedina, o meglio, la sua matrice non sia mai arrivata dalla ricevitoria in questione, e pertanto, si è sempre rifiutata di saldare il sig. Scialpi.

Quest’ultimo, per far valere i suoi diritti, ha portato avanti una disputa legale durata appunto 34 anni e in questo lasso di tempo, ha visto naufragare il proprio matrimonio, proprio a causa di questo, e soprattutto, è finito sul lastrico per poter pagare spese processuali e avvocati. Scialpi tra l’altro, è stato trascinato in tribunale dallo stesso Coni, con l’accusa di truffa, accusa che per sua fortuna è decaduta con una sentenza nel 2012.

Ad oggi Scialpi ancora non si arrende, nonostante si ritrovi anche con la propria abitazione pignorata a causa dei debiti accumulati, visto che, teoricamente, pensa di dover ricevere dal Coni la somma di 2.604.823,59 euro , comprensiva anche dalla maturazione degli interessi per tutti questi anni.

L’uomo ha quindi deciso di presentarsi di nuovo in tribunale. L’ultima udienza è prevista per il 6 maggio, ma nel frattempo tale somma è stata “fermata” dal tribunale presso la banca BNL. Indubbiamente Scialpi spera che, dopo tutti questi anni, finalmente il 2015 possa essere l’anno in cui lo si vedrà diventare miliardario, grazie ad un importo che oggi vale sicuramente di più del vecchio miliardo di 34 anni fa, anche se, indubbiamente, per raggiungere questa eventuale ricchezza nel corso della sua vita ha decisamente perso molto.

Il calvario del sign. Scialpi non è ancora finito. Lo aspetta una nuova udienza, un nuovo tribunale, sperando che questa volta si possa mettere fine, anche legalmente, ad una storia che ha decisamente dell’incredibile e che va effettivamente avanti da tempo davvero immemorabile, tanto che, all’epoca, c’era addirittura un conio oggi non più utilizzato. Per sapere come andrà a finire, non rimane che aspettare il 6 maggio 2015.

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