Una giovane ragazza giapponese di età compresa tra i 21 e i 23 anni si era recentemente trasferita in India per un breve periodo di studio, ma purtroppo si è ritrovata a vivere un vero inferno.
La studentessa è stata vittima di una banda di truffatori che l’ hanno adescata e rapita, tenendola prigioniera per circa due settimane. Questo agghiacciante fatto si è svolto nei pressi di Calcutta, città ad est dell’ India, dove la studentessa avrebbe incontrato due fratelli che si spacciavano per guide turistiche; uno di loro parlava infatti un buon giapponese. I due uomini sono quindi riusciti a convincere la giovane a visitare Bodh Gaya, ovvero il luogo più sacro per la religione buddhista, in quanto si narra che proprio lì il Buddha abbia ricevuto l’ illuminazione divina. I truffatori avrebbero in primo luogo scortato la ragazza dal suo hotel alla città costiera di Digha e, una volta arrivati, l’hanno poi molestata e obbligata a prelevare da uno sportello bancomat 75mila rupie, corrispondenti pressapoco a 988 euro. Il calvario per questa giovane giapponese era però appena iniziato.
La ragazza è stata quindi rapita dai due malfattori e portata fino a Bodh Gaya per poi essere consegnata ad altri membri della banda criminale, i quali l’ hanno sequestrata e imprigionata in una stanzetta sotterranea. Lì la studentessa è rimasta in balìa degli uomini per due settimane, durante le quali ha subito più volte violenze sessuali. Sfiancata dai continui stupri e dalle precarie condizioni di vita, la giovane è stata infine portata dai suoi aguzzini in un ospedale locale per delle cure mediche e, proprio durante il ricovero, la studentessa riesce finalmente a scappare nella vicina città di Varanasi, dove chiede aiuto ad un gruppo di turisti giapponesi.
Durante gli ultimi giorni, la polizia indiana con l’ aiuto del consolato giapponese è riuscita ad arrestare cinque uomini facenti parte di una banda di criminali dediti a truffare turisti stranieri. I malfattori dovranno rispondere in tribunale di sequestro di persona, violenza carnale e rapina.
Dopo questo terribile caso sono seguite manifestazioni di protesta nel Paese che, ricordiamo, continua ad essere tristemente famoso per episodi di violenza sulle donne.