Un clochard è stato trovato morto da un medico che passeggiava al parco Solari, a Milano, attorno alle otto e mezzo del mattino. L’uomo era steso per terra, era vestito ed era come se dormisse. Il medico si è avvicinato al clochard ma ha dovuto purtroppo constatarne il decesso. Così il medico ha chiamato i carabinieri e subito sul posto è intervenuta la volante Barona e gli agenti si sono adoperati per eseguire il riconoscimento dell’uomo. Il clochard si chiamava H.H. aveva 48 anni, era ucraino e non aveva fissa dimora.
All’interno della tasca della giacca i poliziotti hanno trovato la tessera che gli aveva consegnato il centro di assistenza della parrocchia Santa Maria del Rosario, che si trova nei pressi del parco. Molte persone del luogo conoscevano l’uomo, sapevano che era senza fissa dimora ma aveva dei parenti. L’uomo a quanto pare soffriva di alcune patologie, ma quella che lo disturbava di più era la cirrosi epatica. Da una prima ricostruzione della morte dell’uomo i carabinieri deducono dunque che essa è avvenuta per cause naturali,e poichè la salute dell’uomo era già compromessa è chiaro che anche il freddo e il gelo hanno fatto la loro parte. Per accertare in via definitiva però e cause della morte è necessario eseguire l’autopsia, che darà risultati certi senza lasciare nulla al caso.
L’uomo non riportava sul corpo segni di violenza, e dalle telecamere dei dintorni sicuramente non sarà rilevata alcuna aggressione o lite. Le telecamere però hanno ripreso l’arrivo dell’uomo e anche quello che ha fatto prima di morire, e specialmente quelle installate nel parco daranno immagini precise per convalidare le prime ipotesi. Il clochard non aveva precedenti penali recenti, e l’ultimo episodio riguarda un’accusa di ricettazione e una violazione delle norme sull’immigrazione. L’uomo era senza lavoro, e senza dubbio non era neanche regolare perché impossibilitato economicamente a regolarizzare la sua posizione. La polizia ha avviato le indagini ma è quasi certo che l’uomo è morto in seguito a complicanze naturali aggravate dalla temperatura bassa, che hanno stroncato l’uomo. Ogni anno sono tanti i poveri senza tetto che muoiono in mezzo alle stazioni o nei parchi perché privi di ogni sostegno.