Una maestra di Trieste ha impedito ad un bambino di citare Gesù durante la recita natalizia. Esplode la polemica.
Ha quasi dell’incredibile la storia che arriva da Trieste e che vede come protagonista una maestra di una scuola primaria. Durante la classica recita natalizia, che avviene ogni anno, infatti, la maestra avrebbe vietato al proprio alunno di fare il nome di Gesù.
Un divieto che ancora una volta apre la polemica in merito alla legittimità della religione cattolica e dei suoi simboli all’interno delle scuole. Un argomenti che in passato ha creato non poche polemiche ma che sopratutto ha fatto parecchio infuriare, in un senso o nell’altro, tantissime persone, dai docenti ai genitori.
Una decisione che anche in questo caso ha generato discussioni tra i genitori, ma che ha fatto scendere in campo anche la Lega Nord, che ha intenzione di chiedere nei prossimi giorni al Ministro dell’Istruzione la rimozione della maestra dai suoi incarichi per aver “impedito ad un bambino di scrivere che il Natale è la festa di Gesù”.
Il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga, peraltro di Trieste, ha annunciato una vera e propria battaglia nei confronti di questa maestra. “E’ inaccettabile che queste sedicenti educatrici antepongano la loro ideologia a un’educazione sana dei bambini di una scuola elementare. Se veramente vogliono formare una cultura del rispetto e dell’integrazione comincino a raccontare ai bambini come vengono perseguitati e massacrati i cristiani nei paesi islamici” ha dichiarato Fedriga, deciso a non far passare inosservato un fatto secondo lui estremamente grave.
A schierarsi contro la maestra anche i genitori non soltanto del bambino a cui è stato fatto divieto di citare Gesù ma anche di altri suoi compagni, che non trovano corretto l’atteggiamento dell’educatrice.
A gennaio, quindi, è prevista un’assemblea aperta a genitori e docenti per chiarire tutto l’accaduto.